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FERITE DI DESIO
     
I  discarica v. Molinara nord
   
Ib v. Molinara sud
    
II Cava v. Monti
   
III Cava  v. S. Bernardo
  
IV Cava  v. per desio
  
V Cava v. Agnesi
  
VI  ex cava   Valera
 
VII v. Zandonai 
  
VIII   v. Masciago
  
IX v. Dei Boschi
    
X aree zona B
 
XI v. delle Baraggiole
     
XII v. De Luca
   
XIII v. Brianza
    
XIV zona s. Carlo
    
XV Nord torre Piezometrica
    
XVI Ex Abrasivi
        
XVII via Leoncavallo 1
  
XVIII v. Filippo da Desio
    
XIX via Leoncavallo 2 nord
      
XX v. Calvino
     
XXI v. Leocavallo 3
 
XXII v. M. Serao
             
     
   
 
   
    
    
 
 
 
 
 
   
     
 
   

Le ferite ecologiche di DESIO

COMUNE DI DESIO

RECUPERO AMBIENTALE E TERRITORIALE DELLA EX-CAVA FARINA
PROGETTO DEFINITIVO
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

Allegato 2 Riassunto non tecnico Milano, Luglio 2006
 
5 DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE
Nei paragrafi seguenti vengono illustrati i probabili effetti sulle matrici ambientali
interessate:
 
5.1 PROBABILI EFFETTI SULLA POPOLAZIONE (TRAFFICO INDOTTO E RUMORE)
Data la natura del progetto, si possono indicare sulla popolazione tre diversi tipi di
effetto. Se da una parte occorre considerare l’aumento di traffico e di rumore indotto dal conferimento del materiale di riempimento, dall’altra appare evidente il beneficio
generato dalla creazione di nuove aree a verde.

Viabilità
Il traffico veicolare indotto dall’attività della discarica sarà costituito dagli automezzi
conferenti il materiale, e può essere stimato mediamente in circa 50 autocarri al giorno, con punte comunque sempre inferiori ai 100 automezzi/die.
Poiché il conferimento dei materiali sarà effettuato dalle 8 alle 17 con orario continuato, per un totale di 9 ore, è da considerarsi un flusso medio pari a circa 6 autocarri all’ora e comunque sempre inferiore ai 12. Per il resto della giornata, il sabato pomeriggio e la domenica, il traffico veicolare dipendente dall’attività di discarica è nullo.
Vista la presenza dell’area industriale, ed il conseguente traffico da essa generato, e
considerato il fatto che in prossimità della cava vi sono poche abitazioni, è da attribuirsi per il traffico locale un effetto negativo ma di entità ridotta e di carattere
temporaneo (6 anni) e pertanto accettabile.
Rumore
Le principali fonti di emissioni sonore dovute all’attività di discarica sono gli automezzi
transitanti (che trasportano i materiali da deporre) e l’attività di deposizione stessa.
A causa degli automezzi in ingresso e in uscita dalla discarica, data la tipologia di
traffico esistente, non è da attendersi un aumento significativo del livello acustico
esistente.
Sulla strada, e dunque nel punto di massima vulnerabilità, al passaggio di camion
vengono registrati circa 80 dB(A), da confrontarsi con i circa 60 dB(A)rilevati quali
rumore di fondo (assenza di transito), e la via è già attraversata da mezzi di dimensioni
medio-grandi, trovandosi in prossimità di un’area industriale di recente costruzione.
Il transito dei mezzi conferenti all’impianto e la movimentazione del materiale per la
sua deposizione determinano quindi in termini di rumore un impatto a carattere
negativo e transitorio (limitato al solo periodo di attività della discarica) ma
sicuramente considerabile di ridotta entità e pertanto accettabile.
A lavori conclusi, sarà invece possibile usufruire di una nuova area a verde pubblico,
con evidente beneficio per la popolazione anche in termini di rumore, dal momento che,
come già detto, risulta presente in zona un’altra cava in esercizio. In tal senso, l’effetto del progetto sulla popolazione è da ritenersi del tutto positivo.
 
5.2 PROBABILI EFFETTI SULLA FAUNA E LA FLORA
 
Le possibili conseguenze su flora e fauna riconducibili alla realizzazione del progetto
consistono negli eventuali effetti di disturbo e/o danneggiamento sulle specie
faunistiche e floristiche locali causati sia dall’aumento del rumore dovuto al traffico
veicolare sia dall’incremento della polverosità.
Come già detto il rumore generato dagli automezzi e dai compattatori interessa la
giornata lavorativa per 5-6 giorni la settimana, per lo più in maniera discontinua,
quando comunque è già rilevante la rumorosità di fondo dovuta alla presenza delle
attività antropiche circostanti. L’effetto del rumore dovuto alla gestione e realizzazione
della discarica si presume sia quindi trascurabile nel contesto territoriale altamente
urbanizzato e industrializzato con elevata densità abitativa in cui essa è inserita.
Allo stesso modo, a lavori conclusi, come per la popolazione umana, l’effetto del
progetto è da ritenersi positivo in quanto la discarica costituirà a tutti gli effetti una
area seminaturale a vegetazione autoctona che potrà divenire col tempo zona di rifugio,
sosta o collegamento per animali con altre analoghe presenti nelle vicinanze.
   
5.3 PROBABILI EFFETTI SUL SUOLO

Il presente progetto si pone come recupero ambientale, in quanto prevede il recupero di porzioni di suolo per anni inutilizzate, e l’esecuzione di opere di consolidamento, per
cui il suolo presenterà caratteristiche di maggiori stabilità. Il progetto pertanto risulta
avere nei confronti del suolo un effetto assolutamente positivo.
   
5.4 PROBABILI EFFETTI SULL’ACQUA

L’adozione di specifici accorgimenti strutturali e progettuali in accordo con la
normativa specifica sulle discariche di inerti scongiurano i potenziali rischi di
formazione di acqua stagnante e generazione di acque di percolazione all’interno della
discarica.
Tra questi sono infatti inclusi l’impermeabilizzazione del fondo, delle sponde (durante
la costruzione), dei profili finali (a conferimenti terminati), di tutti gli strati di
coltivazione, e la realizzazione di un sistema di raccolta e allontanamento delle acque
meteoriche per ogni strato di deposizione.
Va inoltre considerato che nella zona in esame non risultano presenti corpi d’acqua
superficiali e che i corpi sotterranei si trovano ad una profondità tale da scongiurare
qualunque rischio di contaminazione. Non può pertanto esservi alcun impatto, e
tantomeno negativo, sul sistema delle acque.
  
5.5 PROBABILI EFFETTI SULL’ARIA

La realizzazione della discarica di inerti determinerà, per quanto riguarda la polverosità
e la presenza di odori molesti, temporanee variazioni rispetto all’attuale qualità
dell’aria.

Polverosità
Durante la fase di riempimento il transito dei mezzi che trasportano i materiali da
depositare in discarica potrebbe incrementare la polverosità nell’area.
Essendo però previsti la rifinitura in macadam delle strade e dei piazzali all’interno
della discarica ed il loro frequente cospargimento con acqua (specie nei periodi più
secchi) si può ritenere che l’entità di questo incremento sia del tutto trascurabile.
Il sistema previsto di deposizione a strati del materiale con caratteristiche fisiche
complementari, rappresenta un ulteriore accorgimento per prevenire la formazione di
polveri.
È inoltre prevista tra le operazioni di allestimento, la creazione di una barriera arborea
perimetrale con la funzione di mitigare il rumore e la diffusione di polveri
eventualmente generate.

La realizzazione del progetto non provocherà, pertanto, l’aumento della
polverosità della zona, e quindi non vi sarà significativo impatto sul comparto aria.
Impatto negativo trascurabile.

Odore
Trattandosi di rifiuti inerti, sono da ritenere trascurabili le emissioni odorigene che si
genereranno sia durante il trattamento, la movimentazione e la deposizione in discarica
del materiale.

In base alle procedure di deposizione previste è ragionevole ritenere che la
discarica non sarà fonte di particolari produzioni di odori sgradevoli.
L’impatto negativo risulta dunque trascurabile.
 
5.6 PROBABILI EFFETTI SUI BENI MATERIALI (COMPRESO IL PATRIMONIO
ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO)

Tra i possibili effetti sui beni materiali che possono essere attribuiti alla realizzazione di
una discarica di inerti, appare ragionevole considerare eventuali cedimenti del suolo ed i danni riconducibili all’aumento della polverosità.
Per quanto riguarda il rischio di eventuali cedimenti, essi sono da escludersi, sia per la
distanza presente tra suddetti beni e la sede dei lavori, sia per la natura del suolo e
sottosuolo.
Valutando come trascurabile l’effetto della produzione di polveri dovute all’attività di
realizzazione della discarica si ritiene che anche l’impatto negativo sui beni materiali
da essa derivante sia altrettanto irrilevante.
 
5.7 PROBABILI EFFETTI SUL PAESAGGIO
 
La realizzazione di una discarica di inerti sfruttando quale invaso una cava esaurita si
configura, dal punto di vista visivo, quale un miglioramento del paesaggio.
È infatti previsto il riempimento degli avvallamenti attualmente presenti ed il
raggiungimento di profili di poco superiori al piano campagna con la realizzazione di
un’area attrezzata a verde.

Proprio per la sua natura di recupero ambientale, il progetto determina sul
paesaggio un impatto da considerarsi positivo. Durante la realizzazione dell’opera
è da attendersi invece un trascurabile effetto negativo finquando non sarà
realizzata la sistemazione a verde.
 
6 MISURE PREVISTE PER EVITARE, RIDURRE O COMPENSARE GLI EFFETTI NEGATIVI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE

Al fine di prevenire e minimizzare l’impatto ambientale, in sede di progetto sono stati
considerati le soluzioni impiantistiche e gli accorgimenti permessi dalla migliore
tecnologia disponibile.

Raccolta delle acque meteoriche e di percolazione
Il progetto prevede la realizzazione dei seguenti accorgimenti per effettuare il controllo
delle acque meteoriche e di percolazione prima e durante la coltivazione per settori e
strati della discarica:

1.
realizzazione sul fondo delle vasche in particolare la vasca Sud di un drenaggio
perimetrale di fondo che convogli le acque di pioggia pulite allo strato ghiaioso
sottostante, ed evitarne l’accumulo nella vasca;
2. impermeabilizzazione del drenaggio;
3.
realizzazione di una vasca di raccolta da 500 m3 in grado di raccogliere l’acqua
ricadente su uno strato di coltivazione spesso 3-4 m;
4.
analisi delle caratteristiche chimiche delle acque presenti nella vasca e eventuale
sfioro nel drenaggio perimetrale;
5. impermeabilizzazione dello strato che ha raggiunto i 3-4 m di altezza con argilla;
queste modalità costruttive saranno ripetute per ciascun settore e per quello adiacente
fino al raggiungimento dei profili di progetto, a cui seguirà la realizzazione della
copertura finale per impedire l’infiltrazione delle acque a discarica completata.
Controllo delle polveri e dei materiali trasportati dal vento ed emissioni sonore
Le misure previste per la riduzione della polverosità e del rumore comprendono:

1.
mantenimento della barriera arborea naturale esistente e suo implemento con la
creazione di fasce verdi di rispetto nei pressi delle abitazioni più vicine;
2.
modalità di riempimento e coltivazione per strati di materiali dalle caratteristiche
fisiche complementari;
3.
copertura di ogni strato di coltivazione da 3-4 m con materiale
impermeabilizzante (argilla) per evitare l’eventuale diffondersi di materiale
polveroso e la penetrazione di acque meteoriche;
4.
orario di ricevimento continuato (8:00-17:00 lunedì-venerdì e 8:00-12:30
sabato) che consente la distribuzione del traffico veicolare nel modo più
dilazionato possibile.
Sistemi di monitoraggio ambientale
Il programma di monitoraggio ambientale previsto nel Piano di Sorveglianza e
Controllo sarà realizzato grazie alle indagini sulla rete di pozzi piezometrici esistenti e/o
su altri di eventualmente da realizzare in base alle richieste degli enti competenti.
Inoltre durante la coltivazione della discarica sarà allestita una rete di controllo delle
quote con cui effettuare misurazioni mensili degli abbassamenti o riempimenti della
discarica.
 
7 CONCLUSIONI
In conclusione, si può affermare che il recupero ambientale della ex cava Farina
mediante la realizzazione di una discarica di inerti determini impatti di carattere
negativo temporanei poco significativi e sempre reversibili, strettamente legati
all’effettiva durata della discarica.
L’evidenziazione di effetti definiti come negativi ha consentito, infatti, in fase di
progetto di provvedere all’organizzazione di efficaci misure di controllo così da renderli
di entità trascurabile.
Al contrario, ad opera conclusa sono evidenziati solo impatti positivi, legati al recupero di una superficie di circa 95.000 mq, fortemente degradata dalla precedente attività estrattiva, con destinazione d’uso ricreativa a verde.
 
INDICE
   
1 LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 
2.1 Caratteristiche fisiche del progetto ed esigenze di utilizzazione del suolo
2.2 Descrizione della tecnica prescelta
2.3 Valutazione del tipo e della quantità dei residui e delle emissioni previsti
2.4 Relazioni tra il progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti
3 ILLUSTRAZIONE DELLE PRINCIPALI SOLUZIONI ALTERNATIVE
4 ANALISI DELLA QUALITÀ AMBIENTALE
5 DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE
5.1 Probabili effetti sulla popolazione (traffico indotto e rumore)
5.2 Probabili effetti sulla fauna e la flora
5.3 Probabili effetti sul suolo
5.4 Probabili effetti sull’acqua
5.5 Probabili effetti sull’aria
5.6 Probabili effetti sui beni materiali (compreso il patrimonio architettonico e archeologico)
5.7 Probabili effetti sul paesaggio
6 MISURE PREVISTE PER EVITARE, RIDURRE O COMPENSARE GLI
EFFETTI NEGATIVI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE
7 CONCLUSIONI




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