Le ferite ecologiche di DESIO
|
|
|
|
|
|
|
|
|
COMUNE DI DESIO
RECUPERO AMBIENTALE E TERRITORIALE DELLA EX-CAVA FARINA
PROGETTO DEFINITIVO
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE
Allegato 2 Riassunto non tecnico Milano, Luglio 2006 |
|
|
|
|
Il
progetto in esame è finalizzato al recupero ambientale
dell’intera area della ex Cava Farina, nel Comune di Desio, la
cui attività estrattiva è terminata alla fine degli anni
‘80. Il progetto prevede che il volume della cava sia riempito
con materiale inerte, circa 900.000 m3 (netti), e che la ex cava
diventi così una discarica per rifiuti inerti.
La deposizione del materiale, che per sua natura non dovrebbe produrre
odori molesti, avverrà in maniera controllata in modo da
garantire il regolare scolo delle acque meteoriche e la successiva
copertura per l’inerbimento e la piantumazione.
Prima di deporre il materiale, verranno inoltre realizzate opere di
impermeabilizzazione e consolidamento delle vasche. Il riempimento
della cava con materiale
inerte permetterà quindi la realizzazione di aree verdi fruibili
dal pubblico. Il presente progetto, pertanto, integra e prosegue,
relativamente al territorio della ex cava Farina quanto già
proposto e approvato nel gennaio 1995 ovvero il “Piano di
riqualificazione ambientale e paesaggistica” (a firma
dell’arch. Kipar). |
|
1 LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO |
La ex cava Farina si trova in
Comune di Desio e confina a Nord con la Strada comunale per Masciago, a
Sud con via G. Agnesi ed a Ovest con l’area
dell’inceneritore della BEA S.p.A. (Brianza Energia Ambiente).
L’accesso è attualmente possibile da via G. Agnesi e proprio di fronte all’ingresso della cava si innesta la
via Ferrari, sulla quale si affacciano diversi capannoni. Le abitazioni più vicine si trovano in via Agnesi, a sud e
sud-est della cava, ad una distanza minima di circa un centinaio di
metri dallo scavo.
|
|
2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO |
2.1 CARATTERISTICHE FISICHE DEL PROGETTO ED ESIGENZE DI UTILIZZAZIONE DEL SUOLO |
L’ex area di cava occupa una superficie di 68.000 m2 circa e
risulta suddivisa in 2 vasche (nord e sud) rispettivamente di 25.000 m2
circa e 43.000 m2 circa, profonde fino a 30 m dal piano campagna nella
sola zona sud. Il riempimento armonico di tali volumi viene realizzato
attraverso la deposizione controllata di circa 900.000 m3 (netti) di
materiale inerte. Al termine dei conferimenti è previsto
l’inerbimento di 95.000 m2 di superficie, la piantumazione di
oltre 2.500 essenze vegetali e la realizzazione di percorsi
pedonabili/ciclabili.
Il progetto interessa esclusivamente l’area della cava e zone
limitrofe per un totale di circa 95.000 m2 di superficie, comprese
alcune aree accessorie già riportate a quota campagna.
Preparazione e allestimento delle vasche Precedentemente
all’inizio della deposizione di materiale inerte è
prevista una fase di preparazione che interesserà le 2 vasche
con lavori diversificati:
.
Vasca Nord
1. decorticazione ed abbassamento del fondo per una media di 5 m;
2. sistemazione delle scarpate con regolarizzazione e consolidamento delle stesse;
3. preparazione del fondo per l’impermeabilizzazione con materiali di permeabilità non superiore a 10-5 cm/sec;
4. sistemazione della strada di accesso.
Dalle operazioni precedenti si stima possa risultare materiale a
granulometria mista con buona permeabilità (circa 120.000 m3)
utilizzabile per la sistemazione di entrambi gli
invasi. |
Vasca Sud
1. scarificazione e decorticazione del fondo per settori con
asportazione di circa 2 m di materiale oltre alla copertura vegetale;
2. sistemazione delle sponde Est ed Ovest e rafforzamento della sponda Nord, con operazioni di scavo per regolare le pendenze;
3. consolidamento del fondo mediante escavazione di una trincea
drenante perimetrale; La deposizione del materiale inerte (900.000 m3
circa) sarà poi effettuata sì da garantire un riempimento
a strati il più compatto possibile e dunque oggetto di cedimenti
circoscritti e limitati nel tempo.
Una volta raggiunti profili armoniosi e quote tali da garantire il
regolare scolo delle acque meteoriche, verrà realizzata una
copertura multistrato che minimizzi le infiltrazioni meteoriche e
permetta l’inerbimento e la piantumazione di circa 2.500 essenze,
ottenendo così il reinserimento paesaggistico ed ambientale
dell’area con
destinazione prevalente a verde pubblico.
Opere accessorie
Il progetto di recupero ambientale della cava prevede parallelamente al
riempimento con materiale inerte, la realizzazione di altre opere volte
a migliorare le strutture esistenti e necessarie
all’attività di conferimento dei rifiuti, tra cui:
.
la sistemazione delle 2 strade di accesso;
.
la
realizzazione di una barriera verde perimetrale autoctona per la
schermatura degli impatti visivi e la mitigazione delle emissioni
sonore e del sollevamento delle polveri;
.
il
posizionamento del prefabbricato contenente l’ufficio per il
controllo del materiale in entrata e dei servizi e delle macchine per
la triturazione dei detriti e l’estrazione del ferro. |
|
2.2 DESCRIZIONE DELLA TECNICA PRESCELTA |
La realizzazione della discarica
avverrà con tutte le accortezze previste dalla specifica
normativa in modo tale da garantire la protezione di tutte le matrici
ambientali presenti.
Visto però lo stato di non utilizzo in cui si trova la cava si
rende necessario prima di iniziare le operazioni di riempimento
“ripulire” l’area interessata dai lavori e preparare
le vasche attraverso opere di modellamento ed impermeabilizzazione.
Per la vasca Sud risulta inoltre necessario, come precedentemente anticipato,provvedere al consolidamento del fondo che sarà effettuato col metodo delle trinceedrenanti e dei pali di sabbia.
La scelta della tecnologia da impiegare è stata effettuata,
sulla base delle indagini geotecniche e geologiche effettuate.
Le trincee drenanti sono delle escavazioni longitudinali a sezione
trapezoidale rovesciata che permettono di far defluire per
gravità sia l’acqua in eccesso presente nell’argilla
sia quella proveniente dalle precipitazioni.
Il metodo dei pali di sabbia consiste, invece, nella creazione di
colonne, di appropriato diametro, tramite trivellazioni nel materiale
impermeabile, che consentono l’allontanamento dell’acqua in
eccesso fino allo strato in materiale poroso ad alta
permeabilità sottostante.
Una volta completate tali operazioni, si procederà al
riempimento finale dei volumi che verrà realizzato con materiale
inerte non odoroso, che non
produce biogas né percolato endogeno. Le modalità di
conferimento saranno conformi alle disposizioni della normativa vigente
che definisce i criteri di ammissibilità dei rifiuti in
discarica.
È inoltre prevista l’implementazione di una procedura di
coltivazione ‘intelligente’ della discarica per cui in fase
di ricezione, il materiale verrà classificato anche in base alle
proprie caratteristiche fisiche (umidità, peso specifico e
granulometria).
A seconda dei valori di questi parametri, ad ogni carico verrà assegnato (con un
apposito programma su computer) il settore di scarico appropriato. Si potranno così alternare
carichi di rifiuti con caratteristiche diverse e complementari tali da
garantire un riempimento a strati il più compatto possibile.
Al termine della stesura del pacchetto di chiusura previsto dalla
specifica normativa sarà costituito il manto erboso con
piantumazione di essenze ed allestimento dell’area a verde.
|
|
|
2.3 VALUTAZIONE DEL TIPO E DELLA QUANTITÀ DEI RESIDUI E DELLE EMISSIONI PREVISTI |
Dal momento che il progetto si configura come discarica di inerti da
realizzarsi in invaso naturale costituito da una cava esaurita, non
sono da attendersi, come conseguenza del conferimento dei rifiuti
emissioni odorose né di biogas né di percolato.
Possono verificarsi, invece, a causa delle opere di consolidamento del
fondo e delle attività della discarica, se non vengono impiegate
adeguate cautele:
.
emissione di odori e polveri;
.
presenza di materiali trasportati dal vento;
.
emissioni liquidi (acque di ruscellamento e di percolazione);
.
emissioni sonore.
Risulta invece improbabile la formazione di sostanze nocive.
Dalle opere di “ripulitura” iniziale dell’area
è invece da attendersi la produzione di rifiuti
“verdi” di sfalcio, smaltibili secondo le norme di legge ma
anche valorizzabili.
In seguito sono illustrati gli accorgimenti attuati per limitare gli
effetti di tali emissioni e la possibile entità
dell’effetto residuo.
|
|
2.4 RELAZIONI TRA IL PROGETTO E GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E DI PIANIFICAZIONE VIGENTI. |
Il presente progetto costituisce integrazione del progetto di
riqualificazione paesistico- ambientale del territorio circostante
l’inceneritore di Desio come redatto dall’arch. Kipar nel
gennaio 1995.
Il progetto Kipar riguarda infatti il reinserimento ambientale
dell’inceneritore e delle aree circostanti, ad eccezione
però della parte est della vasca Nord della cava, per la quale
ai tempi si prevedeva un’ulteriore utilizzo ed una successiva
sistemazione finale.
Il presente progetto considera invece l’inserimento
paesaggistico-ambientale dell’intera ex cava Farina, compresa la
parte est della vasca Nord (secondo le volumetrie aggiornate) area non
compresa nel piano di sistemazione del 1995. |
|
|
|
pag. sucessiva |
|
|