FERITE DI DESIO
     
I  discarica v. Molinara nord
   
Ib v. Molinara sud
    
II Cava v. Monti
   
III Cava  v. S. Bernardo
  
IV Cava  v. per desio
  
V Cava v. Agnesi
  
VI  ex cava   Valera
 
VII v. Zandonai 
  
VIII   v. Masciago
  
IX v. Dei Boschi
    
X aree zona B
 
XI v. delle Baraggiole
     
XII v. De Luca
   
XIII v. Brianza
    
XIV zona s. Carlo
    
XV Nord torre Piezometrica
    
XVI Ex Abrasivi
        
XVII via Leoncavallo 1
  
XVIII v. Filippo da Desio
    
XIX via Leoncavallo 2 nord
      
XX v. Calvino
     
XXI v. Leocavallo 3
 
XXII v. M. Serao
             
     
   
 
   
    
   

Le ferite ecologiche di DESIO

 
COMUNE DI DESIO

RECUPERO AMBIENTALE E TERRITORIALE DELLA EX-CAVA FARINA
PROGETTO DEFINITIVO

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE


Allegato 2 Riassunto non tecnico Milano, Luglio 2006
   
3 ILLUSTRAZIONE DELLE PRINCIPALI SOLUZIONI ALTERNATIVE


Come specificato nei paragrafi precedenti, il presente progetto si pone come variante ad un già approvato piano di valorizzazione paesistico ambientale, giustificata dal fatto che tale piano non considera l’intera cava (essendo ai tempi della sua formulazione prevista ulteriore escavazione della vasca nord).
Non vi è quindi alcuna alternativa plausibile nella scelta dell’uso a cui destinare la cava a recupero ultimato, essendo questa compresa in un più vasto territorio per il quale è già stato approvato un piano di sistemazione paesistica organico.
Nella scelta del materiale da utilizzare per ripristinare il piano campagna, si è ritenuto
importante utilizzare materiale dal minor costo possibile che formasse volumi
fisicamente e chimicamente stabili.
I rifiuti inerti rispondono a tali esigenze, ed evidentemente per loro stessa natura si
configurano come la soluzione migliore per realizzare velocemente il riempimento della
cava minimizzandone al tempo stesso l’impatto ambientale determinato dalla presenza
di materiale estraneo.

4 ANALISI DELLA QUALITÀ AMBIENTALE
 

Nei paragrafi seguenti viene riportato un quadro sintetico di analisi della qualità
ambientale del sito, con particolare riferimento alle componenti principali, quali
popolazione, fauna e flora, suolo, acqua, aria e fattori climatici, beni materiali e
paesaggio.

Geomorfologia e suolo
L’area della cava si inserisce nell’alta pianura milanese, a nord del comune di Milano
(Mi), in Brianza, alla quota di circa 190 metri s.l.m.
Le indagini stratigrafiche condotte hanno messo in evidenza la presenza di terreno
vegetato (circa 20 cm), macerie riportate (circa 50 cm), limi argillosi di cava (circa 10
m), e da circa -12 m dal p.c. iniziano a rinvenirsi le ghiaie e sabbie naturali.
I suoli della zona sono per lo più adibiti ad uso agricolo (anche se talora non coltivati),
la cui continuità e interrotta da filari di robinie e sambuco. Fa naturalmente eccezione
l’area dell’inceneritore, destinata ad impianti ed attrezzature speciali.

Acque
Nell’area in esame non sono presenti corsi d’acqua superficiali ma si rileva
(considerando la struttura complessiva del sottosuolo brianteo) la presenza di una rete
idrogeologica caratterizzata dalla presenza di 3 acquiferi.
Dallo studio geologico effettuato, emerge inoltre come localmente la falda freatica
oscilli intorno ai -45m dal piano campagna e sia efficacemente protetta da un orizzonte limoso-argilloso impermeabile di circa 10 m.
Nelle vicinanze non sono presenti pozzi idropotabili.
Popolazione
Il Comune di Desio conta 35.460 abitanti suddivisi in 13.284 nuclei familiari (Fonte:
www.comune.desio.mi.it) su una superficie comunale di 14,79 chilometri quadrati
(Fonte: www.comune.desio.mi.it) pari a ad una densità di circa 2.400 ab/km2.
Le abitazioni più vicine si trovano a una distanza minima di circa un centinaio di metri
dall’area interessata dai lavori (in direzione sud-est).


Flora e fauna
Nonostante il territorio circostante la cava sia principalmente a vocazione industriale e
con una densità abitativa molto elevata è emerso dai dati contenuti nel Rapporto sullo
stato dell’ambiente del maggio 2002, un buon livello di biodiversità sia in termini di
quantità di specie rinvenute sia di qualità.

Caratteristiche meteoclimatiche
Nell’area in esame, in sostanza, non emergono elementi di difformità rispetto alla
climatologia della Pianura Padana, con un massimo nella stagione autunnale più
accentuato di quello primaverile.
Difatti, nel lungo periodo, si possono registrare due massimi di precipitazione, uno ad
ottobre ed uno minore a maggio, mentre a marzo si ha il minimo invernale.
Presso la discarica sarà, comunque, installata una centralina meteorologica che restituirà giornalmente i valori di temperatura, umidità, velocità, e direzione dei venti, pressione e precipitazioni.
Occorre inoltre considerare la presenza nelle vicinanze delle arterie di collegamento tra
Milano e Como/Lecco nonché “l'accumulo di inquinanti secondari (quali l'ozono),
formati in altre zone della Regione (tipicamente in Milano città o nel suo hinterland) e
qui trasportati da fenomeni meteorologici” (Fonte: Rapporto sullo stato dell’ambiente,
Maggio 2002).
Viabilità
Dal PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) redatto nell’anno 2001 emerge
comunque che via Agnesi non è tra le direttrici di interscambio preferenziali del traffico
di attraversamento comunale (origine e/o destinazione all’interno del territorio  comunale), che è risultato rappresentare il 72% dei flussi che penetrano quotidianamente in città: raccoglie infatti solo il 3,2% del traffico di attraversamento.
Per aggiornare i dati del PGTU sono stati effettuati, dagli estensori del presente
progetto, ulteriori rilevamenti in una giornata tipo.
Il traffico lungo la via Agnesi risulta prevalentemente costituito da autovetture, ma dal
2001 al 2006 si è assistito ad un discreto aumento del numero dei veicoli transitanti di
differente tipologia. L’aumento di veicoli commerciali di dimensioni più o meno grandi
è da attribuirsi con ogni probabilità allo sviluppo dell’area industriale localizzata in via
Ferrari ed alla maggiore incidenza di lavori edilizi e di terra stagionali.

Rumore
Nella zona della cava le maggiori fonti di rumore sono da considerarsi il traffico
veicolare (che sicuramente avrà il massimo impatto sonoro all’ora di punta) e l’attività
svolta nella contigua cava a nord est del sito in esame.
Il rumore prodotto dalla cava esistente ha inoltre le medesime caratteristiche in termini
di intensità e frequenza di quello atteso dalla futura attività di deposito di inerti.
I rilevamenti effettuati hanno evidenziato che attualmente il rumore al perimetro della
cava nell’area dove sono presenti le prime abitazioni è pari a 62,0-62,3 dB(A).
Per quanto riguardo il rumore causato dal passaggio dei veicoli sulla via Agnesi, in
assenza di mezzi transitanti si sono registrati 61,0 dB (A) circa, mentre al passaggio di
automobili e di camion si sono registrati rispettivamente 72,0 e 81,0 dB(A).
Si segnala che in base al Piano di Zonizzazione acustica del Comune di Desio nelle aree
“esclusivamente industriali” (a cui appartiene la cava) sono ammessi 70dB(A) tanto di
giorno che di notte, mentre nelle “aree interessate da insediamenti industriali e con
scarsità di abitazioni”, cui appartengono alcune aree marginali della cava, sono ammessi
70 dB(A) nel periodo diurno (tra le h 6,00 e le h 22,00) e nel notturno (tra le h 22,00 e le h 6,00) 60.

Beni materiali
Considerando l’area in esame, tra i beni materiali occorre comprendere la sola
Cappelletta dei boschi, situata a sud della cava ad una distanza di una cinquantina di m La cappelletta è stata oggetto di un recente restauro.

Paesaggio
Il territorio della Brianza milanese, identificata come l’area compresa tra il Seveso ed il
Lambro, si presenta come tessuto urbano denso e compatto, attraversato da un fitto
reticolo infrastrutturale. Gli unici spazi non edificati sono quelli dei Parchi delle Groane e di Monza – Valle Lambro, e le residue aree agricole periurbane.
pag. sucessiva -avanti
 
INDICE
   
1 LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 
2.1 Caratteristiche fisiche del progetto ed esigenze di utilizzazione del suolo
2.2 Descrizione della tecnica prescelta
2.3 Valutazione del tipo e della quantità dei residui e delle emissioni previsti
2.4 Relazioni tra il progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti
3 ILLUSTRAZIONE DELLE PRINCIPALI SOLUZIONI ALTERNATIVE
4 ANALISI DELLA QUALITÀ AMBIENTALE
5 DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE
5.1 Probabili effetti sulla popolazione (traffico indotto e rumore)
5.2 Probabili effetti sulla fauna e la flora
5.3 Probabili effetti sul suolo
5.4 Probabili effetti sull’acqua
5.5 Probabili effetti sull’aria
5.6 Probabili effetti sui beni materiali (compreso il patrimonio architettonico e archeologico)
5.7 Probabili effetti sul paesaggio
6 MISURE PREVISTE PER EVITARE, RIDURRE O COMPENSARE GLI
EFFETTI NEGATIVI DEL PROGETTO SULL’AMBIENTE
7 CONCLUSIONI




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