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Le ferite ecologiche di DESIO
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XI -2004- DISCARICA ABUSIVA IN VIA (strada vicinale) BARAGGIOLA DESIO
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Venerdì 17 febbraio 2017, udienza nel
procedimento intentato dal Comune di Desio per ottenere, attraverso la
"condanna" dei proprietrari della "discarica abusiva" , il risarcimento
dei danni per potere attuare il recupero ambientale.
Esito: "il REATO è PRESCRITTO"
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CONTRIBUTI DI CUI ALL'ART. 13, COMMA 3-QUATER DEL DECRETO- LEGGE 25 GIUGNO 2008 n. 112 , CONVERTITO IN LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133 |
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(( 3-quater. Presso il Ministero dell'economia e delle finanze e' istituito il Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio. La dotazione del fondo e' stabilita in 60
milioni
di euro per l'anno 2009, 30 milioni di euro per l'anno 2010 e 30
milioni di euro per l'anno 2011. A valere sulle risorse del fondo sono
concessi contributi statali per interventi realizzati dagli enti
destinatari
nei rispettivi territori per il risanamento e il recupero
dell'ambiente e lo sviluppo economico dei
territori stessi. Alla ripartizione delle
risorse e all'individuazione
degli enti
beneficiari si provvede con
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze
in coerenza con apposito atto di
indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti
per i profili finanziari. Al
relativo onere
si provvede, quanto a 30 milioni di euro per l'anno 2009,
mediante corrispondente riduzione delle
proiezioni, per il medesimo anno, dello
stanziamento del fondo speciale di conto
capitale
iscritto, ai fini del bilancio
triennale 2008-2010, nell'ambito del programma
«Fondi di riserva e speciali»
della missione «Fondi da ripartire» dello stato di
previsione del Ministero dell'economia e
delle finanze per l'anno
2008, allo scopo parzialmente
utilizzando l'accantonamento relativo al
medesimo Ministero e, quanto a 30 milioni
di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, mediante
corrispondente riduzione della dotazione del fondo
per interventi strutturali di politica economica, di cui
all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282,
convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre
2004, n. 307 )). |
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estratto |
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ente beneficiario |
interventi |
2009 |
2010 |
2011 |
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174 Comune di Desio (MB) |
Bonifica area via delle Baraggiole |
120.000 |
40.000 |
40.000 |
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Cronistoria documentale |
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estratti delibere |
Delibera di Giunta Numero 242 Del 14 Settembre 2010 |
OGGETTO:
BONIFICA AREA DI VIA DELLE BARAGGIOLE, FOGLIO 42, PART. 52 E 53.
ESECUZIONE INTERVENTI D’UFFICIO A SEGUITO DI RICONOSCIMENTO DI
CONTRIBUTO STATALE. IMPEGNO DI SPESA
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....€. 160.000,00
a carico del cap. 08485/00 “(Contributo Stato) Spese per
interventi di bonifica d’ufficio presso area di Via Delle
Baraggiole...
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Delibera di Giunta Numero 157 Del 03 Luglio 2012 |
OGGETTO: NOMINA GEOLOGO GIANNI DEL PERO PER INCARICHI RELATIVI A DISCARICA VIA MOLINARA E BONIFICA VIA DELLE BARAGGIOLE
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di
nominare il Geol. Gianni Del Pero con studio in Meda Via Dei
Mille 4 quale Consulente Tecnico di Parte nel procedimento civile per
la maxi discarica di Via Molinara, di cui alla delibera G.C. n. 186/2009
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..di
incaricare lo stesso Dr. Gianni Del Pero per l’attività
propedeutica all’approvazione del progetto di bonifica di un
terreno in Via delle Baraggiole;....
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..di dare atto che la somma di € 3.949,44 comprensiva di IVA e contributo
previdenziale relativa all’incarico propedeutico alla bonifica di Via
delle Baraggiole trova copertura nell’imp. n. 1406/2010 a carico del
cap 8485/00 (contributo Stato) “Spese per interventi di bonifica
d’ufficio Via Baraggiole” assunto con delibera G.C. n.
242/14.09.2012 sub imp. 2010-1405/2.....
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Determinazione n. 878 del 13.12.2012
(Fregoni) |
Oggetto:
area identificata catastalmente dai mappali 52 e 53 del foglio 42 di
proprietà Savarino Domenico. Bonifica d’ufficio ex art.
250 D.Lgs, n. 152/2006. Esecuzione analisi terreni. Affidamento
incarico. €. 12.500,00.
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....di affidare ad ARPA -Dipartimento di Monza e Brianza-, l’incarico per l’esecuzione delle analisi dei campioni dei terreni prelevati durante le attività di caratterizzazione
in campo presso l’area identificata catastalmente dai mappali 52
e 53 del foglio 42, oggetto della bonifica d’ufficio ex art. 250
D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.;...
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Determinazione n. 159 del 05.03.2013 (Fregoni) |
Oggetto:
Area di Via Delle Baraggiole, catastalmente identificata dai mappali 52
e 53 del foglio 42. Iscrizione presso la Conservatoria R.I. di
privilegio speciale immobiliare.
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.......Che, sinora, il costo sostenuto dall’Amministrazione Comunale ammonta ad €. 38.522,02
come confermano le fatture già liquidate ed agli atti
d’ufficio, e che lo scenario degli interventi ed opere che si renderanno necessarie per la bonifica del terreno, si prevedono, nella migliore delle ipotesi, ammontanti ad almeno €. 900.000,00 .........
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...di richiedere alla competente Conservatoria dei
Registri Immobiliari l’iscrizione di privilegio speciale immobiliare
sul terreno di proprietà di (omissis...), catastalmente identificato
dai mappali 52 e 53 del foglio 42, nonché su altri beni immobili
intestati al medesimo soggetto;...
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COMUNE DI DESIO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE |
Numero 157 Del 03 Luglio 2012
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COMUNE DI DESIO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE |
Numero 242 Del 14 Settembre 2010
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Spese per interventi di bonifica d’ufficio presso area di Via Delle Baraggiole 160.000 euro
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Interpellanza nel consiglio comunale del 21 dicembre 2009 |
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Area citata nell'interpellanza ( strada vicinale della Baraggiola) |
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Nell’anno
2004 la nostra Vigilanza Locale denunciava alla Procura della
Repubblica di Monza che una società proprietaria di un terreno
sito in via Delle Baraggiole
in località San Giorgio aveva provveduto illegalmente
all’escavazione di materiale di coltura per circa 20000 metri
cubi e successivamente al riempimento con materiali di ignota
provenienza oltre all’abbandono di rifiuti di ogni
genere sul terreno stesso.. Tutto ciò ha generato, come scrive
il Sostituto Proc. della Repubblica di Monza Dott. Pepe che
“l’area risulta in precarie condizioni ambientali
dovute alla presenza di rifiuti di ogni genere”.
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Successivamente la società in questione dichiarava il fallimento ed il
terreno veniva messo all’asta pubblica dal curatore fallimentare.
Nell’atto di vendita il Giudice del Tribunale di Monza avvertiva “che
il terreno necessita di una bonifica obbligatoria a carico
dell’acquirente, come meglio specificato nella perizia…..” A
tutt’oggi il Comune di Desio ha notificato al proprietario due
ordinanze per l’attivazione delle procedure di cui all’art. 242 del
Dlgs 152/2006 e cioè:
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“-la rimozione e smaltimento di tutti i rifiuti presenti sul terreno identificato
-tutti
i rifiuti dovranno essere avviati a smaltimento presso terminali di
conferimento autorizzati e la relativa documentazione allegata al piano
di indagine preliminare art 242 comma 2 Dlgs 152/2006”
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L’ultima ordinanza, datata 7 aprile 2009 dava come termine ultimo
per effettuare la rimozione e le analisi il 2 maggio 2009 dopo di che
la normativa prevede che in assenza dell’azione del proprietario sia il
Comune ad intervenire con addebito delle spese a carico del titolare.
Non risulta che a ad oggi il proprietario abbia ottemperato agli
obblighi che la legge prescrive.
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Alla luce di tutto questo chiedo al Sindaco come mai non abbiamo ancora
adempiuto agli obblighi che la legge prescrive in questi casi e come
mai il Consiglio Comunale non è stato informato della presenza sul
nostro territorio di un’altra discarica abusiva che nessuno ad oggi sa
esattamente che rifiuti nasconda.
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Dal
momento che siamo in tema di discariche abusive Le chiedo Signor
Sindaco quali siano gli esiti delle analisi effettuate proprio nella
cava di via Molinara in quanto credo sia dovere
dell’amministrazione sapere e far sapere a tutti i cittadini
quali veleni ci siano nascosti sotto quell’enorme cava e che tipo
di danni hanno procurato e potranno procurare nei prossimi anni al
nostro territorio e soprattutto alla nostra salute. E’ vero che
gli atti sono detenuti dalla Procura di Monza ma visto che abbiamo
nominato un avvocato per tutelare gli interessi del Comune di Desio
credo sia interesse di tutti sapere cosa la Procura ha riferito al
nostro legale.
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Lucrezia Ricchiuti
Consigliere Partito Democratico Desio
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PANORAMICA DELLA ZONA DISASTRATA |
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terreno contaminato |
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terreno contaminato
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terreno contaminato |
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Con
il termine baraggia si intende un terreno, arido e argilloso, occupato
da vegetazione spontanea tipica dellabrughiera quali rovi, erica e
simili.
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Non solo la cava dell'ndrangheta Desio: altri rifiuti in aree private
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Desio
- Non c'è solo la cava di via Molinara, finita al centro di una
vasta indagine, a destare preoccupazione in città. Ora si scopre
che ci sono almeno altre due discariche sospette, che potrebbero
nascondere rifiuti pericolosi e inquinanti.
Una, in via delle
Baraggiole, in zona San Giorgio, era già stata citata
pubblicamente dalla consigliera del Pd Lucrezia Ricchiuti, intervenuta
in consiglio comunale poco prima di Natale con un'interrogazione in cui
chiedeva chiarimenti. L'altra invece, in zona San Carlo, è stata
resa nota solo nel momento in cui la giunta ha pubblicato una delibera,
in cui si costituisce parte civile nel processo penale a carico dei
proprietari dell'area, per reati "connessi a presunto inquinamento
ambientale del sottosuolo".
"Non volevamo allarmare la
popolazione - spiega l'assessore all'ambiente Biagio La Spada - Ci
siamo costituiti parte civile per tutelarci". Da quanto si è
potuto apprendere, il terreno in questione si trova dietro l'ospedale.
Passandoci davanti, oggi non si vede nulla. Perché i proprietari
avrebbero scavato e riempito la cava di rifiuti e poi ricoperto il
tutto con la ghiaia. E' stata la polizia locale a scoprire la discarica
illecita.
"La procedura è stata aperta all'inizio del
2008 - dice La Spada - Ora stiamo cercando di capire che tipo di
rifiuti siano stati interrati". Stesso discorso per la discarica di via
delle Baraggiole, che sorge su un terreno di proprietà privata,
in una via sterrata a fianco della Valassina, al confine con Lissone.
Anche in questo caso l'amministrazione comunale ha richiesto di avviare
le analisi sui campioni di terra prelevati.
"I nostri tecnici
erano già pronti ad entrare nell'area, qualche giorno fa, quando
ci è arrivata una lettera dell'avvocato dei proprietari, in cui
garantiva che gli esami saranno fatti al più presto e che
verrà partirà una prima fase di bonifica - afferma La
Spada - per ora aspettiamo. Ma vorremmo avviare anche noi le nostre
analisi. Dobbiamo capire anche quanto sia profonda la cava".
L'opposizione
di centrosinistra chiede spiegazioni: "Il terreno - dice Lucrezia
Ricchiuti (Pd) - necessita di una bonifica obbligatoria a carico del
privato". I vigili hanno denunciato la presenza della cava abusiva nel
2004 alla procura di Monza. Dagli uffici comunali sono partite diverse
ordinanze di rimozione dei rifiuti, non ottemperate. "La normativa
prevede che in assenza dell'azione del proprietario sia il comune ad
intervenire, con addebito delle spese. Non risulta ad oggi che il
proprietario abbia ottemperato. Come mai non lo ha ancora fatto il
comune?".
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Paola Farina
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Desio, città discarica |
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17 Gennaio 2010 |
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DESIO - Desio, la città delle
discariche. Dal territorio desiano, già sanguinante per l'immensa
discarica della 'ndrangheta scoperta nel 2008 e chissà quando
bonificata, continuano a spuntare come funghi (si spera non troppo
"velenosi"), nuove piaghe. O meglio, finalmente si inizia a parlarne, e
a cercare di sanarle, visto che le piaghe ci sono da anni. L'ultima
emersa è appena dietro l'ospedale, in zona San Carlo: inquietante,
anch'essa, per certe analogie con il caso più eclatante: la terra
scavata, il "cratere" riempito con i rifiuti, chissà di quale specie,
di quale provenienza. Tutto o quasi sottoterra, come se nulla fosse,
con il rischio di grave inquinamento ambientale.
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Ma il Comune, come fatto per
l'area gestita dalla malavita in via Molinara, non ci sta e ha deciso
di costituirsi parte civile, nel processo in corso contro i due
proprietari di questo terreno e del proprietario del terreno di via
Delle Baraggiole, il cui caso è stato sollevato di recente in consiglio
comunale dall'opposizione. "Vista la nota del Responsabile del Servizio
Ambiente ed Ecologia - spiega la giunta nella delibera appena approvata
- con cui comunica che per reati connessi a presunto inquinamento
ambientale del sottosuolo sono stati attivati procedimenti penali a
carico S.D., R.F. e F. P., proponendo all'Amministrazione Comunale di
costituirsi parte civile, ritenuto opportuno farlo si procede a
nominare un legale di comprovata esperienza in campo penale affinchè
individui le azioni necessarie per la costituzione in giudizio presso
il Tribunale di Monza". La scelta è ricaduta sull'avvocato Anna Galli
di Desio, che sta già seguendo gli altri processi in corso in materia,
per conto del Comune.
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"Ci
sembra il passo corretto da fare per tutelarci - spiega l'assessore
all'Ecologia Biagio La Spada -, quest'ultima è una discarica
scoperta dalla nostra polizia locale nel 2008 e non sappiamo ancora
cosa ci sia nel sottosuolo". Insieme all'Arpa e a tecnici specializzati
inizieranno le verifiche per capire cosa è stato ricoperto, ma
non solo: "Verificheremo con la documentazione aerea predisposta con i
voli fatti dal 2002 in avanti - aggiunge l'assessore - per cercare di
rilevare cosa sia successo in quel terreno".
Nel frattempo, per
la discarica di via Baraggiole (in gran parte, parrebbe, scarti edili),
l'avvocato della proprietà ha scritto al Comune assicurando che
entro mercoledì 20 presenteranno un piano di caratterizzazione,
cioè la prima fase della bonifica. Una situazione, quella delle
periferie desiane, che sembra poter portare a nuove "sorprese" in ogni
momento, in ogni angolo.
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Maxi discarica di via Delle Baraggiole. Provincia e Arpa unite provano a recuperarla
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Il Giorno di Crisafulli
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2020
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Desio, "Silenzio sulle maxi discariche" |
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Il Giorno di Crisafulli 18 luglio 2020
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"Hanno un bel po’ di soldi, proprio per questo scopo, ma non li danno.
Non solo: non rispondono al telefono. Non rispondono alle mail. Non
sappiamo più come contattarli". Questo è il succo. E, detta così,
potrebbe sembrare il j’accuse di un normale cliente contro una
assicurazione, una palestra di fitness, una agenzia viaggi o chissà
cosa. Invece sono le accuse, per certi versi incredibili, lanciate dal
Comune di Desio, attraverso il suo assessore all’Ambiente Stefano
Guidotti, a Regione Lombardia. E su un tema non certo trascurabile:
quello delle bonifiche delle due maxi discariche che dai primi anni di
questo secolo serenamente riposano alla periferia di Desio.
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In via Baraggiole. E in via Molinara, quest’ultima conosciuta anche
come "La cava della ‘ndrangheta". Possibile che un ente come il Comune
non riesca a mettersi in contatto con il Pirellone? Possibile, al
contrario, che da Regione nessuno risponda? Così è, secondo Guidotti,
che durante il consiglio comunale online di giovedì sera ha risposto a
una interpellanza della consigliera Maria Luisa Ricchiuti della
Sinistra Per Desio. "Come procedono i lavori per la bonifica delle due
cave – ha chiesto Ricchiuti – ci sono stati altri intoppi? Sono state
trovate le soluzioni?". Guidotti è partito da via Baraggiole, a San
Giorgio scoperta nel 2004 dalla polizia locale. Una cava scavata e poi
riempita con almeno 20mila metri cubi di materiali e rifiuti vari.
Un’area privata, passata dal fallimento della proprietà, le ordinanze
del Comune per la bonifica cadute nel vuoto, le carte bollate, i
tribunali, i laboratori e quant’altro. Senza mai che un briciolo di
rifiuti sia stato rimosso.
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"Sono arrivati gli esami di laboratorio e hanno confermato
l’inquinamento da idrocarburi – ha detto l’assessore -, è stato fatto
il progetto per la bonifica e presentato informalmente ad Arpa
Lombardia e Provincia di Monza Brianza. Ci è stato detto che occorre
per forza rimuovere tutti i rifiuti e materiali, altrimenti non serve a
niente. Noi abbiamo una stima di costi di 1,5 milioni più iva,
insostenibili. Arpa ci ha detto che non ci sono problemi, Regione ha i
soldi e li dà tranquillamente. Nonostante veniamo già da una esperienza
negativa, abbiamo prima chiamato e poi scritto a Regione, senza mai
avere una risposta. Adesso cercheremo altri canali di contatto per
capire se veramente hanno questi soldi. Nel frattempo, Arpa ci ha detto
di lasciare i piezometri e fare controlli periodici dell’acqua e così
faremo". In attesa di trovare il canale adeguato per comunicare con il
Pirellone, l’assessore ha spiegato anche la situazione della Cava
Molinara, scoperta nel 2008, con la maxi operazione "Star Wars" che ha
scoperchiato gli affari illeciti nel movimento terra e nello
smaltimento illecito di rifiuti da parte della criminalità organizzata:
una discarica nella quale sono stati conferiti anche rifiuti
pericolosi, quali residui plastici derivanti da lavorazioni industriali
contenenti idrocarburi e terre contaminate da piombo e cromo.
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Le
indagini geologiche hanno stimato un’asportazione abusiva di
circa 100.000 metri cubi di ghiaia e smaltimenti abusivi per oltre
180.000 tonnellate di rifiuti: "Ufficialmente è ancora di
proprietà privata – ha detto Guidotti – quindi
abbiamo avviato le procedure per l’occupazione temporanea, come
fatto per via Baraggiole. Prima dell’estate faremo un sopralluogo
per valutare dove installare i piezometri. Poi vedremo di riuscire a
contattare la Regione per capire come procedere". Anche qui, servono
parecchi milioni di euro. "Una storia infinita e continuiamo a
rimbalzarci la palla", ha chiosato Ricchiuti.
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