FERITE DI DESIO
     
I  discarica v. Molinara nord
   
Ib v. Molinara sud
    
II Cava v. Monti
   
III Cava  v. S. Bernardo
  
IV Cava  v. per desio
  
V Cava v. Agnesi
  
VI  ex cava   Valera
 
VII v. Zandonai 
  
VIII   v. Masciago
  
IX v. Dei Boschi
    
X aree zona B
 
XI v. delle Baraggiole
     
XII v. De Luca
   
XIII v. Brianza
    
XIV zona s. Carlo
    
XV Nord torre Piezometrica
    
XVI Ex Abrasivi
        
XVII via Leoncavallo 1
  
XVIII v. Filippo da Desio
    
XIX via Leoncavallo 2 nord
      
XX v. Calvino
     
XXI v. Leocavallo 3
 
XXII v. M. Serao
             
     

   
 
   
    
   
       
    
Le ferite ecologiche di DESIO
 
 
       
XI -2004-   DISCARICA ABUSIVA  IN VIA (strada vicinale)  BARAGGIOLA DESIO
 
   
   
 
   
    
Ieri, venerdì 17 febbraio 2017, udienza nel procedimento intentato dal Comune di Desio per ottenere, attraverso  la "condanna" dei proprietrari della "discarica abusiva" , il risarcimento dei danni per potere attuare il recupero ambientale.
   
    
Esito: "il    REATO è PRESCRITTO"

 
 
 
CONTRIBUTI DI CUI ALL'ART. 13, COMMA 3-QUATER DEL DECRETO- LEGGE 25 GIUGNO 2008 n. 112 , CONVERTITO IN LEGGE 6 AGOSTO 2008, N. 133
estratto
ente beneficiario interventi200920102011
174 Comune di Desio (MB) Bonifica area via delle Baraggiole  120.00040.000 40.000
   
Cronistoria documentale
estratti delibere
Delibera di  Giunta Numero   242    Del   14 Settembre 2010
OGGETTO: BONIFICA AREA  DI VIA DELLE BARAGGIOLE, FOGLIO 42, PART. 52 E 53. ESECUZIONE INTERVENTI D’UFFICIO A SEGUITO DI RICONOSCIMENTO DI CONTRIBUTO STATALE. IMPEGNO DI  SPESA
....€. 160.000,00 a carico del cap. 08485/00 “(Contributo Stato) Spese per interventi di bonifica d’ufficio presso area di Via Delle Baraggiole...
Delibera di  Giunta Numero 157    Del   03 Luglio 2012
OGGETTO: NOMINA GEOLOGO GIANNI DEL PERO PER INCARICHI RELATIVI A DISCARICA VIA MOLINARA E BONIFICA VIA DELLE BARAGGIOLE 
di nominare il Geol. Gianni Del Pero con studio in Meda  Via Dei Mille 4 quale Consulente Tecnico di Parte nel procedimento civile per la maxi discarica di Via Molinara, di cui alla delibera G.C. n. 186/2009
..di incaricare lo stesso Dr. Gianni Del Pero per l’attività propedeutica all’approvazione del progetto di bonifica di un terreno in Via delle Baraggiole;....
..di dare atto che la somma di € 3.949,44 comprensiva di IVA e contributo previdenziale relativa all’incarico propedeutico alla bonifica di Via delle Baraggiole trova copertura nell’imp. n. 1406/2010 a carico del cap 8485/00 (contributo Stato) “Spese per interventi di bonifica d’ufficio Via Baraggiole”         assunto con delibera G.C. n. 242/14.09.2012 sub imp. 2010-1405/2.....
  
Determinazione n. 878 del 13.12.2012
(Fregoni)
Oggetto: area identificata catastalmente dai mappali 52 e 53 del foglio 42 di proprietà Savarino Domenico. Bonifica d’ufficio ex art. 250 D.Lgs, n. 152/2006. Esecuzione analisi terreni. Affidamento incarico. €. 12.500,00.
....di affidare ad ARPA -Dipartimento di Monza e Brianza-, l’incarico per l’esecuzione delle analisi dei campioni dei terreni prelevati durante le attività di caratterizzazione in campo presso l’area identificata catastalmente dai mappali 52 e 53 del foglio 42, oggetto della bonifica d’ufficio ex art. 250 D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.;...
     
Determinazione n. 159 del 05.03.2013 (Fregoni)
Oggetto: Area di Via Delle Baraggiole, catastalmente identificata dai mappali 52 e 53 del foglio 42. Iscrizione presso la Conservatoria R.I. di privilegio speciale immobiliare.
.......Che, sinora, il costo sostenuto dall’Amministrazione Comunale ammonta ad €. 38.522,02 come confermano le fatture già liquidate ed agli atti d’ufficio, e che lo scenario degli interventi ed opere che si renderanno necessarie per la bonifica del terreno, si prevedono, nella migliore delle ipotesi, ammontanti ad almeno €. 900.000,00 .........
  ...di richiedere alla competente Conservatoria dei Registri Immobiliari l’iscrizione di privilegio speciale immobiliare sul terreno di proprietà di (omissis...), catastalmente identificato dai mappali 52 e 53 del foglio 42, nonché su altri beni immobili intestati al medesimo soggetto;...
 
 
   
  
  
   
   
   
 COMUNE DI DESIO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Numero 157 Del 03 Luglio 2012
   
  
   
    
   
COMUNE DI DESIO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
Numero 242 Del 14 Settembre 2010
  
   
Spese per interventi di bonifica d’ufficio presso area di Via Delle Baraggiole 160.000 euro
 
 
   
    Interpellanza nel consiglio comunale del 21 dicembre 2009
     

 
Area citata nell'interpellanza ( strada vicinale della Baraggiola)
     
Nell’anno 2004 la nostra Vigilanza Locale denunciava alla Procura della Repubblica di Monza che una società proprietaria di un terreno sito in via  Delle Baraggiole in località San Giorgio aveva provveduto illegalmente all’escavazione di materiale di coltura per circa 20000 metri cubi e successivamente al riempimento con materiali di ignota provenienza  oltre all’abbandono  di rifiuti di ogni genere sul terreno stesso.. Tutto ciò ha generato, come scrive il Sostituto  Proc. della Repubblica di Monza Dott. Pepe che “l’area risulta  in precarie condizioni ambientali dovute alla presenza di rifiuti di ogni genere”.  
 
Successivamente la società in questione dichiarava il fallimento ed il terreno veniva messo all’asta pubblica dal curatore fallimentare. Nell’atto di vendita il Giudice del Tribunale di Monza avvertiva “che il terreno necessita di una bonifica obbligatoria a carico dell’acquirente, come meglio specificato nella perizia…..”    A tutt’oggi il Comune di Desio ha notificato  al proprietario due ordinanze per l’attivazione delle procedure di cui all’art. 242 del Dlgs 152/2006 e cioè:
 
“-la rimozione e smaltimento di tutti i rifiuti presenti sul terreno identificato
-tutti i rifiuti dovranno essere avviati a smaltimento presso terminali di conferimento autorizzati e la relativa documentazione allegata al piano di indagine preliminare art 242 comma 2 Dlgs 152/2006”
 
L’ultima ordinanza, datata  7 aprile 2009     dava come termine ultimo per effettuare la rimozione e le  analisi il 2 maggio 2009 dopo di che la normativa prevede che in assenza dell’azione del proprietario sia il Comune ad intervenire con addebito delle spese a carico del titolare. Non risulta che a ad oggi il proprietario abbia ottemperato agli obblighi che la legge prescrive.


Alla luce di tutto questo chiedo al Sindaco come mai non abbiamo ancora adempiuto agli obblighi che la legge prescrive in questi casi e come mai il Consiglio Comunale non è stato informato della presenza sul nostro territorio di un’altra discarica abusiva che nessuno ad oggi sa esattamente che rifiuti nasconda.
 
Dal momento che siamo in tema di discariche abusive Le chiedo Signor Sindaco quali siano gli esiti delle analisi effettuate proprio nella cava di via Molinara in quanto credo  sia dovere dell’amministrazione sapere e far sapere a tutti i cittadini quali veleni ci siano nascosti sotto quell’enorme cava e che tipo di danni hanno procurato e potranno procurare nei prossimi anni al nostro territorio e soprattutto alla nostra salute. E’ vero che gli atti sono detenuti dalla Procura di Monza ma visto che abbiamo nominato un avvocato per tutelare gli interessi del Comune di Desio credo sia interesse di tutti sapere cosa la Procura ha riferito al nostro legale.

Lucrezia Ricchiuti

Consigliere Partito Democratico Desio
  
  
  PANORAMICA DELLA ZONA DISASTRATA
    
 
    terreno contaminato
  
 
 terreno contaminato

 
terreno contaminato
   
Con il termine baraggia si intende un terreno, arido e argilloso, occupato da vegetazione spontanea tipica dellabrughiera quali rovi, erica e simili.
  
    
 
   
    
   
Non solo la cava dell'ndrangheta Desio: altri rifiuti in aree private
 
Desio - Non c'è solo la cava di via Molinara, finita al centro di una vasta indagine, a destare preoccupazione in città. Ora si scopre che ci sono almeno altre due discariche sospette, che potrebbero nascondere rifiuti pericolosi e inquinanti.

Una, in via delle Baraggiole, in zona San Giorgio, era già stata citata pubblicamente dalla consigliera del Pd Lucrezia Ricchiuti, intervenuta in consiglio comunale poco prima di Natale con un'interrogazione in cui chiedeva chiarimenti. L'altra invece, in zona San Carlo, è stata resa nota solo nel momento in cui la giunta ha pubblicato una delibera, in cui si costituisce parte civile nel processo penale a carico dei proprietari dell'area, per reati "connessi a presunto inquinamento ambientale del sottosuolo".

"Non volevamo allarmare la popolazione - spiega l'assessore all'ambiente Biagio La Spada - Ci siamo costituiti parte civile per tutelarci". Da quanto si è potuto apprendere, il terreno in questione si trova dietro l'ospedale. Passandoci davanti, oggi non si vede nulla. Perché i proprietari avrebbero scavato e riempito la cava di rifiuti e poi ricoperto il tutto con la ghiaia. E' stata la polizia locale a scoprire la discarica illecita.

"La procedura è stata aperta all'inizio del 2008 - dice La Spada - Ora stiamo cercando di capire che tipo di rifiuti siano stati interrati". Stesso discorso per la discarica di via delle Baraggiole, che sorge su un terreno di proprietà privata, in una via sterrata a fianco della Valassina, al confine con Lissone. Anche in questo caso l'amministrazione comunale ha richiesto di avviare le analisi sui campioni di terra prelevati.

"I nostri tecnici erano già pronti ad entrare nell'area, qualche giorno fa, quando ci è arrivata una lettera dell'avvocato dei proprietari, in cui garantiva che gli esami saranno fatti al più presto e che verrà partirà una prima fase di bonifica - afferma La Spada - per ora aspettiamo. Ma vorremmo avviare anche noi le nostre analisi. Dobbiamo capire anche quanto sia profonda la cava".


L'opposizione di centrosinistra chiede spiegazioni: "Il terreno - dice Lucrezia Ricchiuti (Pd) - necessita di una bonifica obbligatoria a carico del privato". I vigili hanno denunciato la presenza della cava abusiva nel 2004 alla procura di Monza. Dagli uffici comunali sono partite diverse ordinanze di rimozione dei rifiuti, non ottemperate. "La normativa prevede che in assenza dell'azione del proprietario sia il comune ad intervenire, con addebito delle spese. Non risulta ad oggi che il proprietario abbia ottemperato. Come mai non lo ha ancora fatto il comune?".

 
Paola Farina
 
 
   
 
Desio, città discarica
 
17 Gennaio 2010
 
DESIO - Desio, la città delle discariche. Dal territorio desiano, già sanguinante per l'immensa discarica della 'ndrangheta scoperta nel 2008 e chissà quando bonificata, continuano a spuntare come funghi (si spera non troppo "velenosi"), nuove piaghe. O meglio, finalmente si inizia a parlarne, e a cercare di sanarle, visto che le piaghe ci sono da anni. L'ultima emersa è appena dietro l'ospedale, in zona San Carlo: inquietante, anch'essa, per certe analogie con il caso più eclatante: la terra scavata, il "cratere" riempito con i rifiuti, chissà di quale specie, di quale provenienza. Tutto o quasi sottoterra, come se nulla fosse, con il rischio di grave inquinamento ambientale.
Ma il Comune, come fatto per l'area gestita dalla malavita in via Molinara, non ci sta e ha deciso di costituirsi parte civile, nel processo in corso contro i due proprietari di questo terreno e del proprietario del terreno di via Delle Baraggiole, il cui caso è stato sollevato di recente in consiglio comunale dall'opposizione. "Vista la nota del Responsabile del Servizio Ambiente ed Ecologia - spiega la giunta nella delibera appena approvata - con cui comunica che per reati connessi a presunto inquinamento ambientale del sottosuolo sono stati attivati procedimenti penali a carico S.D., R.F. e F. P., proponendo all'Amministrazione Comunale di costituirsi parte civile, ritenuto opportuno farlo si procede a nominare un legale di comprovata esperienza in campo penale affinchè individui le azioni necessarie per la costituzione in giudizio presso il Tribunale di Monza". La scelta è ricaduta sull'avvocato Anna Galli di Desio, che sta già seguendo gli altri processi in corso in materia, per conto del Comune.
"Ci sembra il passo corretto da fare per tutelarci - spiega l'assessore all'Ecologia Biagio La Spada -, quest'ultima è una discarica scoperta dalla nostra polizia locale nel 2008 e non sappiamo ancora cosa ci sia nel sottosuolo". Insieme all'Arpa e a tecnici specializzati inizieranno le verifiche per capire cosa è stato ricoperto, ma non solo: "Verificheremo con la documentazione aerea predisposta con i voli fatti dal 2002 in avanti - aggiunge l'assessore - per cercare di rilevare cosa sia successo in quel terreno".

Nel frattempo, per la discarica di via Baraggiole (in gran parte, parrebbe, scarti edili), l'avvocato della proprietà ha scritto al Comune assicurando che entro mercoledì 20 presenteranno un piano di caratterizzazione, cioè la prima fase della bonifica. Una situazione, quella delle periferie desiane, che sembra poter portare a nuove "sorprese" in ogni momento, in ogni angolo.
      
 
 
Maxi discarica di via Delle Baraggiole. Provincia e Arpa unite provano a recuperarla
 
Il Giorno         di Crisafulli
 
2020
 
Desio, "Silenzio sulle maxi discariche"
 
Il Giorno         di Crisafulli   18 luglio 2020
 
   
    
"Hanno un bel po’ di soldi, proprio per questo scopo, ma non li danno. Non solo: non rispondono al telefono. Non rispondono alle mail. Non sappiamo più come contattarli". Questo è il succo. E, detta così, potrebbe sembrare il j’accuse di un normale cliente contro una assicurazione, una palestra di fitness, una agenzia viaggi o chissà cosa. Invece sono le accuse, per certi versi incredibili, lanciate dal Comune di Desio, attraverso il suo assessore all’Ambiente Stefano Guidotti, a Regione Lombardia. E su un tema non certo trascurabile: quello delle bonifiche delle due maxi discariche che dai primi anni di questo secolo serenamente riposano alla periferia di Desio.
      
In via Baraggiole. E in via Molinara, quest’ultima conosciuta anche come "La cava della ‘ndrangheta". Possibile che un ente come il Comune non riesca a mettersi in contatto con il Pirellone? Possibile, al contrario, che da Regione nessuno risponda? Così è, secondo Guidotti, che durante il consiglio comunale online di giovedì sera ha risposto a una interpellanza della consigliera Maria Luisa Ricchiuti della Sinistra Per Desio. "Come procedono i lavori per la bonifica delle due cave – ha chiesto Ricchiuti – ci sono stati altri intoppi? Sono state trovate le soluzioni?". Guidotti è partito da via Baraggiole, a San Giorgio scoperta nel 2004 dalla polizia locale. Una cava scavata e poi riempita con almeno 20mila metri cubi di materiali e rifiuti vari. Un’area privata, passata dal fallimento della proprietà, le ordinanze del Comune per la bonifica cadute nel vuoto, le carte bollate, i tribunali, i laboratori e quant’altro. Senza mai che un briciolo di rifiuti sia stato rimosso.
    
"Sono arrivati gli esami di laboratorio e hanno confermato l’inquinamento da idrocarburi – ha detto l’assessore -, è stato fatto il progetto per la bonifica e presentato informalmente ad Arpa Lombardia e Provincia di Monza Brianza. Ci è stato detto che occorre per forza rimuovere tutti i rifiuti e materiali, altrimenti non serve a niente. Noi abbiamo una stima di costi di 1,5 milioni più iva, insostenibili. Arpa ci ha detto che non ci sono problemi, Regione ha i soldi e li dà tranquillamente. Nonostante veniamo già da una esperienza negativa, abbiamo prima chiamato e poi scritto a Regione, senza mai avere una risposta. Adesso cercheremo altri canali di contatto per capire se veramente hanno questi soldi. Nel frattempo, Arpa ci ha detto di lasciare i piezometri e fare controlli periodici dell’acqua e così faremo". In attesa di trovare il canale adeguato per comunicare con il Pirellone, l’assessore ha spiegato anche la situazione della Cava Molinara, scoperta nel 2008, con la maxi operazione "Star Wars" che ha scoperchiato gli affari illeciti nel movimento terra e nello smaltimento illecito di rifiuti da parte della criminalità organizzata: una discarica nella quale sono stati conferiti anche rifiuti pericolosi, quali residui plastici derivanti da lavorazioni industriali contenenti idrocarburi e terre contaminate da piombo e cromo.
 
Le indagini geologiche hanno stimato un’asportazione abusiva di circa 100.000 metri cubi di ghiaia e smaltimenti abusivi per oltre 180.000 tonnellate di rifiuti: "Ufficialmente è ancora di proprietà privata – ha detto Guidotti – quindi abbiamo avviato le procedure per l’occupazione temporanea, come fatto per via Baraggiole. Prima dell’estate faremo un sopralluogo per valutare dove installare i piezometri. Poi vedremo di riuscire a contattare la Regione per capire come procedere". Anche qui, servono parecchi milioni di euro. "Una storia infinita e continuiamo a rimbalzarci la palla", ha chiosato Ricchiuti.
 
   





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