I strecc de Des

 
STORIA LOCALE PIEVE DI DESIO   STRECC DE DES
 
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Antichi sentieri 
dal Lambro al Seveso
   
  
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Studio

   Antichi sentieri dal   Lambro   al    Seveso

Biassono,Monza,Vedano , Lissone, Desio, Varedo  


   
 
Studio del sentiero che da Varedo-fiume Seveso - portava attraverso Desio a Lissone,
 Verano al Lambro,Monza (Parco)  e proseguendo al fiume Lambro
Tracciato a Varedo
     
     
     
       pagina in costruzione
                 
Tracciato del sentiero-strada su una mappa catastale ricostruita del 1722  Varedo
  
 
 
  
 Tracciato del della strada su mappa militare del 1888
 
  
 
Come si evince dalla mappa il percorso nel comune di Varedo  e' perfettamente lineare ed una parte di questa e' tutt'ora esistente naturalmente da salvaguardare con grande attenzione .
      
 
    
Le aree di Varedo che testimoniano la presenza in epoche Celtiche pre romane, romane e Longobarde:
   
 
 
 
   
 
 
 
 
 
Tomba dell'atleta (necropoli)  (Palazzolo Milanese)
      
Area Palafitticola di Varedo (1972)  
     
  ....Che nel territorio di Varedo vi siano stati degli stanziamenti umani fin dal Neolitico, circa 4-5000 anni fa, è noto solamente dal 1972 quando, in prossimità delle acque del Seveso, nella zona attualmente denominata Area Snia, furono rinvenuti numerosi utensili di uso quotidiano di varia natura nonché numerosi resti di pali conficcati in massicciate di ciotoli. Dall'analisi di questi reperti archeologici gli studiosi ritengono che i primi abitanti di Varedo, sulla base delle attuali conoscenze, fossero i Liguri. Secondo alcuni, altre tracce della presenza di questa popolazione si possono riscontrare in una antica pergamena del Monastero di Meda del 1021 ove appaiono due nomi con il caratteristico suffisso "asc", Valedasca e Palatasca, che si riferiscono a due zone di Varedo...... (1)
  
  
  
   
 
Necropoli area Paletasca e Valedasca  (via San Michele,via Rimembraze 1920-1921) 
   
Che nel territorio di Varedo vi siano stati degli stanziamenti umani fin dal Neolitico, circa 4-5000 anni fa, è noto solamente dal 1972 quando, in prossimità delle acque del Seveso, nella zona attualmente denominata Area Snia, furono rinvenuti numerosi utensili di uso quotidiano di varia natura nonché numerosi resti di pali conficcati in massicciate di ciotoli. Dall’analisi di questi reperti archeologici gli studiosi ritengono che i primi abitanti di Varedo, sulla base delle attuali conoscenze, fossero i Liguri. Secondo alcuni, altre tracce della presenza di questa popolazione si possono riscontrare in una antica pergamena del Monastero di Meda del 1021 ove appaiono due nomi con il caratteristico suffisso “asc”, Valedasca e Palatasca,che si riferiscono a due zone di Varedo.
 
Tempio di San Michele -ara celtica (via Madonnina Varedo) 
  
Ara classificata Celtica Via Madonnina Varedo

Quasi al termine di via Madonnina (Varedo mb) sorge una croce sostenuta da una colonna. Eretta nel1647, come palesa la data incisa sul retro della base, era stata innalzata a memoria di un'antica chiesa fondata dai longobardi e da loro dedicata a San Michele , un Santo congeniale a quel popolo bellicoso, 9in quanto ritenuto un santo guerriero, tanto da proclamrlo loro protettore.
L'importanza di questa colonna è anche  nella sua base ,poiché si tratta di un'antica pietra rettangolare certamente riutilizzata, sulla cui facciata vi sono scolpite in bassorilievo delle figure geometriche di carattere simbolico......(4)
   
 
   
     
       
     
       
Tombe viale di  Villa Bagatti  -reperti romani (filari villa  Bagatti  ritrov.1884)
     
Carlo Bazzero scriveva che ebbe modo di assistere a ritrovamenti di tombe durante lo scavo per il trapianto di alberi lungo il viale di Villa Bagatti ( inverno 1884-85)
Si trattava di varie cassette composte da laterizi e coperti con pietre.
Vi erano all'interno ceneri,ossa, corredi funebri quali anfore,piatti,ampolle, lame di ferro, e oggetti vari. Tutto venne trasportato presso il palazzo Bagatti di via Santo Spirito a Milano e ivi dispersi. (3)
 
 
 
  Viale giardini di Villa Bagatti Varedo
 
Tombe romane  (recinto cimitero 1914)
 
    
    
Necropoli Romana a Varedo (1920-21) (statale dei giovi)
         
 
Tomba a Cappuccina
   
 
Tombe romane (viale del cimitero 1938)
  
              
 


 
 
Tombe di guerrieri Longobardi (via Veronesi 1962)
   

 
 
Riportiamo integralmente cio' che scrive il Mario Merati in "Varedo dalle origini ai giorni nostri" ed. Mazzotta pagg. 17 e 18
   
Reperti rarissimi e di notevole importanza furono nel maggio 1962 allorquando, durante lavori edilizi eseguiti in via Veronesi 13, vennero alla luce tre tombe del periodo longobardo ascrivibili ai secoli VII-VIII. Di sicuro appartenevano a guerrieri di alto rango, dato il ricco corredo funerario rinvenuto. Si trattava di tre lunghe spade  damaschinate, due cuspidi di alabarda , resti di scudi da parata in metallo con ornamenti decorati in oro, frecce in metallo, coltelli di varie misure, speroni in ferro, due fiaschette fittili stampigliate a rombi, una olletta con decorazioni a bugno e un cospicuo numero di oggetti relativi alle guarnizioni delle cinture di sospensione delle armi, particolarmente : distintivi, placche quadrate e triangolari, il tutto di elaborata decorazione ageminata con motivi geometrici e floreali lavorati in argento.
Purtroppo anche stavolta gli oggetti piu' preziosi del ritrovamento vennero razziati dagli addetti ai lavori e da alcuni curiosi presenti alla scoperta. ( nulla vieta una restituzione anonima alla comunita' ndr)  Si trattava di quelle crocette in oro con lavorazione artistica a incastri e di quei braccialetti, sempre in oro, a forma di serpente attorcigliato, considerati come caratteristici e preziosi gioielli dell'arte orafa longobarda. Erano certamente ricchi e lussuosi corredi funebri che venivano riservati alla nobiltà. Difatti, una potente famiglia longobarda, gli Hermenulfi da Varedeo, come risulta dai documenti in nostro possesso, rimasero proprietari di casamenti e terreni in Varedo fino alla metà del Settecento.
Accantonato in una cantina, il prezioso materiale rimanente venne riproposto dopo parecchi anni per interessamento del sottoscritto , che provvide alla ripulitura e in parte alla sua ricomposizione. In seguito alla segnalazione sui giornali, intervenne la Soprintendenza delle Antichità che provvide immediatamente al loro ritiro e attualmente si possono ammirare nel Museo Archeologico di Milano
 
     
   
La tomba dei tre guerrieri               Metà del VII secolo circa (6) 
 
esposta al  Museo Archeologico di Milano corso Magenta 15           sez. Altomedievale
   
La tomba testimonia la sepoltura di tre guerrieri, appartenenti a un ceto sociale medio-alto. Le guarnizioni da cintura, in ferro ageminato, sono di manifattura particolarmente raffinata e mostrano influenze bizantine e mediorientali. 
 
 
 
1
 
Calotta (Umbone di scudo) bronzo dorato decorazione a punzone.
 
 
 
 
2Boccali ceramica, decorazione a stampo
 
 
 
3Punte di lancia a foglie di alloro ferro
 
   
 
4Spade ferro damaschinato
 
   
 
5Rasoio ferro
 
 
6Coltello ferro
   
   
7Guarnizioni da cintura reggiarmi
Ferro, decorazioni ad agemina con motivi a spirale
 
 
 
8Guarnizioni da cintura reggiarmi
Ferro, decorazioni ad agemina con motivi a treccia
 
 
 
9Orecchino
argento
  
 
   
10Guarnizioni da cintura reggiarmi
Ferro, decorazioni ad agemina con motivi a reticolo
   
 
 
11Guarnizioni da cintura reggiarmi
Ferro, decorazioni ad agemina 
 
 
12Guarnizioni da cintura reggiarmi
Ferro, decorazioni ad agemina 
 
 
   
Area archeologica di Cascina Valera
   
Questa cascina-Palazzo abitazione dei famigliari della matematica Maria Gaetana Agnesi e' i decadimento,  gli stabili a Nord sono in completa rovina e stanno crollando.
Tutta l'area e' vincolata , ma in rovina e non agibile. 
 
 
 
   
 
Tomba dell'atleta  Palazzolo Milanese  (fine I sec a.c. fine I sec. d.c.) 
   
segnalo anche questo sito, che dista circa 100 mt dal confine di Varedo, che sembra facente parte del contesto
dei siti archeologici trattati
 
  
     
Tomba a cremazione ,costituita da una cassetta cubica in lastre di pietra. 
profondità 2 metri.
 
 
   
Hydrìa (dal greco Hydor
Bronzo


inv. A .09.9285
 
 
 
Lucernetta con presette laterali, serviva simbolicamente al defunto per fare luce nell'oscurità ultraterrena
 
Terracotta

inv. A.09.7164
 
 
 
Balsamari a ventre piriforme (fiale per  unguenti profumati) per la preparazione del corpo prima della deposizione
vetro
 
   
     
Strigili  (spatole per detergere il corpo da polvere e sudore)
   
bronzo (foto Liliana Casiraghi)
   
    
     
Ampolla olearia ,(per unguenti profumati)(toeletta per atleti)
     
 
   
due olpai (brocche) in ceramica, che richiamano le libagioni rituali sulla tomba
 
foto ad alta risoluzione della vetrina con la tomba dell'atleta
   
   
   
 
 
note : 1) Dal sito del comune di Varedo Storia -Varedo nella storia
 
3) da Varedo dalle origini ai nostri giorni -Mario Merati -Mazzotta ed.2001  pag.15
4)  da Varedo dalle origini ai nostri giorni -Mario Merati -Mazzotta ed.2001 pag.19
 

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