| Hertz fu
un ricercatore puro,
produsse l'oscillatore
composto da una pila di Volta (
fig.1) una
bobina
di induzione ( rocchetto di Ruhmkorff) due grasse sfere poste a un
metro
e mezzo di distanza collegate a due piccole sfere poste a pochi
millimetri
fra loro. La pila fornisce corrente continua con una tensione di pochi
volt alla bobina la quale si carica di energia la quale viene poi
ceduta
alla chiusura dell'interruttore al condensatore formando
un circuito oscillante. L'energia del circuito producendo una tensione
elevata innesca una scarica elettrica fra le piccole sfere di rame,
scariche
che emettono nell'etere onde elettromagnetiche di frequenza elevata.
Per
rivelare la presenza delle onde elettromagnetiche già
teorizzate
da Maxwell inventa un semplicissimo rivelatore; una spira di rame con
una
interruzione di quale decimo di millimetro, in questo interstizio
infatti
in penombra vede una serie di piccolissime scariche che rivelano
l'emissione
delle onde elettromagnetiche dal circuito oscillante. (1) 
In suo
onore gli fu dedicata l'unità
di misura
della frequenza. Il nome di Hertz è legato anche alla
scoperta
dell' "effetto
fotoelettrico", che consiste nella emissione di elettroni
da
parte
di lamine metalliche esposte a radiazioni elettromagnetiche
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