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In Brianza si consumano
180 m² ogni ora
     
    
 
   
               
   
 

PEDEMONTANA: NON CI RASSEGNIAMO

 
 
L’Amministrazione Comunale di Lesmo, guidata dal Sindaco Montorio e sostenuta da molti cittadini, ha attivato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro uno degli atti che consentirebbe alla società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) di completare l’infrastruttura: la proroga della dichiarazione di pubblica utilità su cui sussistono molti dubbi di legittimità perché più volte reiterata.
     
Difficile fare previsioni su quale sarà l’esito del ricorso, è tuttavia un’azione concreta di un’amministrazione della tratta C che si è resa conto di come la Pedemontana devasterebbe il territorio e l’ambiente in quella dove ne è pianificato il completamento.
Un ricorso conseguenza della totale indisponibilità di Regione Lombardia verso le istanze e le preoccupazioni delle amministrazioni e dei gruppi ambientalisti.
 
Sarà una partita complicata, certamente non risolutiva, ma che, ci auguriamo, possa consentire l’apertura di nuovi scenari, al momento non presi in considerazione dalla Regione e basati sulla messa in discussione dell’infrastruttura così come voluta e progettata. Anche i recenti incontri chiesti e ottenuti da singole amministrazioni con la soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), mera concessionaria senza attribuzione decisionale ampia, si sono rivelati puramente informativi ottenendo solo dinieghi alle richieste di modifiche progettuali sostanziali avanzate.
   
Come gruppi, associazioni ambientaliste e liste civiche abbiamo avuto un ruolo fondamentale nella resistenza alla realizzazione di Pedemontana.
In questi anni abbiamo fatto informazione puntuale con credibilità nei confronti di amministrazioni locali, associazioni e cittadinanza, facendo crescere la consapevolezza, ci siamo confrontati con le Istituzioni e con la politica, abbiamo anche ottenuto risultati facendo applicare leggi e normative.
  
La scelta di Lesmo è stata favorita anche dal nostro lavoro e dalla mobilitazione, col Movimento No Pedemontana lesmese che è stato determinante nell’infondere il coraggio necessario per l’atto di ricorso al TAR.
    
Per questo, la mobilitazione e l’azione di contrasto devono continuare.
Manteniamo ferma l’attenzione sulle compensazioni ambientali e le mitigazioni, sia per garantirne la qualità che per impedire che possano essere decurtate o snaturate a causa della crescita dei costi di realizzazione dell’autostrada.
  
Riteniamo poi inaccettabile la scelta di realizzare la Greenway solo al completamento della tratta D, il cui destino risulta ad oggi sconosciuto.
Per la tratta D breve attendiamo qualche provvedimento ufficiale, giudicandola un progetto anch’esso devastante per l’ambiente, dai costi stimati altissimi e oltretutto inutile perché posizionata a breve distanza e parallela ad un’autostrada già in esercizio. Confidiamo e siamo fiduciosi che le amministrazioni del vimercatese interessate a questa tratta, mantengano in tutte le sedi opportune e nel rispetto degli impegni presi coi territori, la loro contrarietà al progetto.  Serve qui insistere sulla coesione tra il territorio e i suoi amministratori, anche a fronte dei risultati dell’analisi commissionata dalla Provincia al centro studi PIM che ha avvalorato l'idea di possibili e più valide alternative.
 
Proseguiremo con la nostra azione di contrasto alla Pedemontana, lavorando per una nuova iniziativa pubblica, prevista per sabato 10 giugno a Milano davanti a una sede della Regione, per rendere ancora più visibili le ragioni che stanno alla base del nostro impegno.
La partita per noi non è chiusa, il coraggio e la volontà ci sono ancora e riteniamo che non sia mai il tempo della rassegnazione perché il nostro territorio merita attenzione e salvaguardia e non il disastro ambientale conseguente al completamento dell’autostrada.
   
In assenza di una attenzione al suolo che ormai è pesantemente consumato in Monza Brianza, alla vegetazione e naturalità che si assottiglia con conseguenti effetti climatici deleteri e con un futuro cupo per le nuove generazioni, continuare a  trovarci, condividere, pensare per preservare  il verde, per la salvaguardia delle aree libere, per il ripristino della vegetazione che è stata massacrata, rifiutare l’indifferenza e la rassegnazione, godere insieme dei luoghi che ancora ci rimangono nella loro bellezza, sono azioni che fissano il futuro di una specie umana che coevolve con il resto del pianeta animale e vegetale.
 
 
I gruppi e le associazioni ambientaliste e le liste civiche delle tratte B2-C-D dell’autostrada:

Ass. Colli Briantei, Alternativa Verde Desio, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Comitato Ferma Ecomostro tratta D breve, Legambiente Biassono, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, Legambiente Desio, Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica Cesano M, Seveso Futura,  ViviLissone, Movimento No Pedemontana Lesmo, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Monza per un Buon Clima, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Fridays For Future Brianza Vimercate e Bellusco, Comitato per la Difesa del Territorio Lissone, Sinistra per Desio, Un Parco per Bernareggio.
 
 
     
 

L'amministrazione comunale di Desio ha cambiato il nome

 

di una vicinale tra le piu antiche di Desio

 
 
 
 
 
   
         
 
 
      
     
       
           
Complimenti!
       
      Per quale ragione occorre chiederlo  al Sindaco
 
   
 
 
        
COMUNE DI DESIO  NEXUS
 

E' stata aperta la strada vicinale ciclopedonale   Bertasciola di sotto

 
   
 
 
 
 
 
Buona passeggiata
   
 
   
Valera di DESIO
 
Impiantate 300 piante nello scorso inverno
   
 
di cui 150 (circa) non soppravvissute all'estate torrida
e ora ?
   
 
   
        
LUGLIO  2022 via Forlanini ang Rossini
   
Piantumate e seccate
   
  
   
Non si sa per ora chi le ha piantumate ma come sempre sono seccate per abbandono.
           
   
   
Proposta ecologica di Alternativaverde per Desio
   
IL DEPOSITO VECCHIO ATM IN CAMBIO DI QUELLO NUOVO
      
     
 
Premessa
 
   
       
aree agricole precedenti l'intervento dell'urbanizzazione del nuovo deposito ATM
       
     
aree  agricole precedenti l'intervento dell'urbanizzazione del nuovo deposito ATM
   
 
aree agricole precedenti l'intervento dell'urbanizzazione del nuovo deposito ATM
 
 
     
dopo  l'urbanizzazione dell'area nuovo deposito ATM
     
   
   
Preso atto della perdita di 30000 mt quadri di terreno agricolo, filari , vicinali.....
   
   
   
   
Area nuovo deposito atm    25 800 mt q   circa
   
   
  
Area ex deposito ATM  28 700 mt quadri circa
   
  ed essendoci 28000 mq di ex deposito  dopo   una adeguata bonifica dell'area
 
 
     
si trasforma in parco cittadino a recupero delle aree perse
     
       
     
   

SALTI NEL TEMPO

 
 
 
    DESIO, Mattina di gennaio del nuovo anno 2022,


 mi sono svegliato presto,oppure no, sto percorrendo la via Agnesi, a passo spedito, l'aria è fredda e umida, la nebbia scesa nella notte vinta dal sole s'è trasformata in leggera foschia i campi sono imbiancati dalla brina e, io mi sento ancora assonnato da dubitare che tutto sia un sogno.
 
 
 
Ad ogni modo, malgrado questo stato d'animo, supero l'ultima rotonda e mi appresto a raggiungere la mia meta. LA STORICA CAPPELLA .

La chiesetta è ben visibile, più avanti un sottile fumo sale dall'inceneritore, sulla mia destra nell'area recintata dell'ex cava un cartello promette dal 2009 lavori per riqualificazione ambientale, oggi il cancello è aperto  all'interno scorgo gli alberi ,sarà l'inverno, ma mi sembrano tristi e soli.

Improvvisamente un frastuono mi distrae dalla mia osservazione:

l'arrivo di due autocompattatori affiancati e lanciati a tutta velocità per sfidarsi occupando le due corsie, contemporaneamente l'apparire di un'autobotte in direzione opposta io mi aspetto un inevitabile botto ed invece
PRIMA UN BOATO, POI VENTO E POLVERE MI TRAVOLGONO.
E quando mi riprendo e mi guardo in torno non vedo traccia di incidenti, dei tre automezzi ne rimane uno solo intero ma avvolto dal ghiaccio fermo vicino all'inceneritore ( che però non riesco vedere)
 
L'ambiente intorno a me, è cambiato, a partire dalla strada avvolta da rubinie, alberi e boschi, anche la chiesa non è quella ristrutturata ma la costruzione storica con le panche attorno e lei di pietra bianca HO IL SOSPETTO di essere stato trascinato in un vortice temporale ed un giornale caduto per caso mi conferma di essere approdato al 1966.
Mi soffermo ad ammirare i campi che conservano ancora tracce di una nevicata, e in lontananza vedo una foresta di pioppeto ( della quale ai tempi d'oggi non v'è segno)
   
l'incanto dura poco perché improvvisamente il, motore dell'autocarro si riaccende ed ancora prima che il mio sguardo sia rivolto al veicolo quello scompare e con lui il pittoresco paesaggio al suo posto riaffiora l'autocarro concorrente e con lui un nuovo scenario simile a quello odierno del 2022 ma un provvidenziale giornale mi suggerisce che mi trovo nell'anno 2016

 
Questa nuova visione mi affascina meno ma per fortuna ha vita breve perché anche il secondo autocarro scompare …...
a quel punto mi aspetto l'emergere dell'autobotte invece odo solo il suo rumore mentre proveniente da Bovisio, stando al centro carreggiata, un ragazzo scivola col suo monopattino al mio sguardo stupito nel vederlo muoversi in mezzo alla strada lui mi assicura “chi ha disegnato il percorso sostiene che è meglio così” poi mi indica un tabellone luminoso posto sopra un impianto sorto sull'area occupata dall'inceneritore dal datario
 
SCOPRO DI ESSERE APPRODATO AL    2066
 
Infatti molto intorno a me è cambiato:
un architetto fantasioso (lo stesso che aveva assegnato la pista per i monopattini al centro strada) ha ricostruito la chiesetta simile ad una pagoda con panchine ergonomiche fatto con materiale riciclato.
 
Tutti gli alberi preesistenti sono stati soppiantati da palmizi.
 
Da quell'impianto una volta chiamato inceneritore non sale alcun fumo, perché un nuovo procedimento promette di ridurre ogni scarto in minerali base tali da recuperare il 100/100.
   
L'unica area rimasta immutata è quello dell'ex cava sempre provvista del solito cartello di lavori per riqualificazione

     
“ dice mio padre e persino mio nonno che la riqualificazione prevedeva un parco pubblico. Ma ne io ne loro siamo mai riusciti a visitarlo”mi spiega il ragazzino aggiungendo “Tuttavia nessuno si permette di sostenere che il progetto sia abbandonato perché i lavori ci sono, per esempio il cartello viene puntualmente rinnovato”
  
Dopo queste confidenze il ragazzo si volatizza e mentre io rifletto l'ambiente si riconfigura al gennaio 2022 riappaiono i tre veicoli in rotta di collisione ma riescono ad evitare l'impatto , mi domando se quello che avevo assistito prima, fosse stato reale o no ma penso che sia più facile per quegli autisti salvarsi dallo scontro varcare tunnel temporali che per il futuro ragazzo poter varcare un giorno il cancello del parco dell'ex cava considerati i tempi dei lavori di riqualificazione.
    
R.D.B.
    
     
     
     
 

     
       

   
Ciribillo cerca casa              una favola desiana
 
 
       

   
 
Stanno attendendo un alloggio a DESIO
     
     
       
   
     
   
    
 
     
   
 
 
          
sono 25.000 voltatili che stanno attendendo un alloggio a Desio, (10 per albero-2500 alberi) aspettano il  parco  alla Cappelletta dei boschi (ex cava) (DA NON CONFONDERE CON IL PARCO URBANO ADIACENTE)
                  
Un parco di 100.000  metri quadri   gia'  pagato che non costa un centesimo ai Desiani
     
Doveva essere pronto per settembre 2018         
                
    
dovrebbe essere così
        
         
Ultim'ora       anche i conigli selvatici e le volpi attendono
         
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