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| | | | | Antonio
Pacinotti | | |
| | | | Pisa
17.06.1841-Pisa 25.03.1912 | | 1859 Dinamo | | |
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| F isico
e matematico.
Ancora studente, ideò
uno tra i primi apparecchi capaci di produrre corrente
elettrica
mediante induzione elettromagnetica. Il
dispositivo, che
Pacinotti
descrisse in una comunicazione al "Nuovo Cimento"
nel 1864, e
chiamato
poi "anello di Pacinotti",
consisteva essenzialmente
in un anello attorno al quale era avvolto a spirale un filo di rame:
l'anello
era libero di ruotare orizzontalmente tra i poli di una calamita o di
un'elettrocalamita.
Per il fenomeno d'induzione elettromagnetica, scoperto da M. Faraday
nel 1831, il moto rotatorio produceva una
corrente
elettrica
nel filo, e, viceversa, il passaggio di corrente
elettrica
nel filo faceva ruotare l'anello, il quale, in tal modo,
fungeva
sia da dinamo sia da motore elettrico.
Pacinotti, privo di un
appoggio finanziario
e
impegnato
nella carriera accademica, non seppe sfruttare
commercialmente
la sua invenzione: la dinamo fu così costruita su scala
industriale
da belga Z.T., cui Pacinotti aveva mostrato e descritto il
suo
apparecchio
durante una visita in Francia.
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Questo
modello è una copia dell'originale, che si conserva
tuttora
nell'Università di Pisa e fu inviato in omaggio
dall'Università
stessa alla Scuola di Elettrotecnica "Galileo Ferraris" di
Torino
(prof. Grassi) dopo le onoranze a Pacinotti avvenute durante
l'Esposizione Internazionale del 1911 a
Torino, alle
quali era
presente
lo stesso Pacinotti che, purtroppo, moriva pochi mesi dopo.
Egli
aveva già dimostrato, al tempo
della
prima
pubblicazione, che la macchina era reversibile,
potendo
funzionare sia da dinamo,
sia
da motore,
per trasformare l'energia meccanica in energia elettrica o
viceversa.
L'invenzione, ripresa dal Gramme, che costruì nel
1871 le
prime dinamo messe in commercio, inizia
l'epoca
dell'elettrotecnica
industriale. |
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