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CONSUMO DI SUOLO COMPLESSIVO DELL'INTESA  A Cavenago   6.650  MQ
 
 
   
 
PROTOCOLLO D’INTESA ISTITUZIONALE ARTICOLO 34 DELLE NORME DEL PTCP
TRA COMUNE DI CAVENAGO E PROV. MB
 
 
DP 46/2023
    
   
     
   
   
        
     

 

 

 

 
 
 
   

   
 
  
 
NOTE A MARGINE
   
 
Estratto Art. 4 comma a
 
a. Individuazione della superficie urbanizzabile
   
   
 
a.1 Individuazione, in AIP, della superficie urbanizzabile per massimo 6.560 mq
circa (pari al 16% del suolo libero allo stato di fatto in AIP).
Nello specifico, la superficie urbanizzabile è funzionale alla realizzazione di:
   
1. attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale (ampliamento di
RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale), per 3.150 mq circa (area 1a in
Allegato 3);
   
2. intervento di completamento a prevalente destinazione residenziale, per
3.100 mq circa (area 2 in Allegato 3);
    
3. spazi per la sosta (parcheggio pubblico), per 310 mq circa (area 3 in Allegato 3).
   
 
   
       
(La parte più a sud di via San Francesco, si vede che da un lato c'è un parco pubblico (come mai è stato messo nell'ambito?) che in quel punto non ha ingressi ma un filare continuo di alberi.
Dall'altro lato, est, ci sono case che non hanno ingressi su tutto quel fronte.
Abbiamo  dei dubbi quindi sulla necessità di un parcheggio pubblico su una via che sembra semplicemente di connessione tra due strade e che ha già, sull'altro lato rispetto a quello in previsione, una striscia di parcheggi in linea.  -osservatorio mb-)
       
 
 
a.2 La superficie urbanizzabile funzionale all’ampliamento della RSA (punto 1 del precedente punto a.1) è delimitata, a est, da orlo di terrazzo per il quale si applica la disciplina di cui all’art.11, comma 4, delle Norme del Ptcp. Nel solo caso in cui, in esito a rilievi di maggior dettaglio sul terreno, l’applicazione della richiamata disciplina del Ptcp non consenta la realizzazione delle previste opere, la superficie urbanizzabile – nella medesima quantità massima – potrà essereindividuata a est dell’orlo di terrazzo (numero 1b in Allegato 3).

 
 
   
Estratto Art. 4 comma b
 
b. Suolo libero – Allegato 4 (Tavola 4)
 
   
   
b.1 La superficie dell’AIP da mantenere a suolo libero (superficie mantenuta all’uso
naturale, agricolo o a parchi e giardini) è individuata nella misura minima di 35.710
mq circa (corrispondente al 84% del suolo libero allo stato di fatto in AIP).
    
   
   
b.2 La superficie da mantenere libera di cui al precedente punto b.1 è di massima così
qualificata:

- giardino di pertinenza RSA (6.460 mq circa). Una diversa individuazione – nella medesima quantità minima – è correlata all’eventuale applicazione di quanto previsto al precedente punto a.1; 

- verde urbano (28.250 mq);

- verde privato/altro (1.000 mq).
 
   
   
     
   
Parco Arcobaleno Cavenago
       
 COME  AL SOLITO LE FURBE AMMINISTRAZIONI USANO I PARCHI PER CEMENTIFICARE
COMPLIMENTI !!!
       
         
   
 
b.3 La superficie da mantenere a suolo libero in AIP, di cui al precedente punto b.1,
costituisce ampliamento della rete verde di ricomposizione paesaggistica (RV) del
Ptcp per 30.700 mq circa.
 
       
 
c. Compensazioni territoriali e progetto per il paesaggio - Allegato 4 (Tavola 4)
   
 
In aggiunta a quanto specificato al precedente punto b.3 relativamente all’ampliamento
della RV, sono inoltre previsti:
 
 
   
c.1 l’ampliamento della RV di ulteriori 4.950 mq circa, corrispondenti ad aree urbanizzate allo stato di fatto in AIP. Tale ampliamento è funzionale a garantire la connessione tra la rete verde prevista in intesa e, in particolare, include la fascia di rispetto nord del torrente Cavetta, nel tratto a sud della RSA esistente.
Complessivamente la rete verde è ampliata di circa 35.650 mq
   
  
  
c.2 la de-impermeabilizzazione e contestuale rinaturalizzazione dell’area (attualmente occupata da un depuratore dismesso) situata a est del torrente Cava, a ridosso dell’autostrada A4, di circa 2.250 mq, da destinare a verde urbano;
 
Rinaturalizzazione e rimboschimento
   
       
Altro che rinaturalizzazione qui occorre profonda bonifica
(ALTO INVESTIMENTO)
 e nuovo bosco  
     
         Speriamo che la magistratura segua questa faccenda
   
             
   
  
c.3 la realizzazione di bosco ai sensi dell’art.42 della LR 31/2008, di almeno 5.200 mq
nell’area di cui al precedente punto c.2 e nelle adiacenti aree in AIP poste a est del
torrente Cava;
 
   
  
c.4 la realizzazione di fascia verde di mitigazione lungo il margine settentrionale
dell’area funzionale all’ampliamento della RSA, di cui ai precedenti punti a.1/ a.2;
   
 
   
  
c.5 il mantenimento a superficie permeabile delle aree in ambito d’intesa (fuori AIP),
già in RV da Ptcp e parte del Plis Pane;
 
  
c.6 il completamento del percorso ciclopedonale previsto lungo il torrente Cava;
   
   
  
c.7 il rispetto della disciplina di cui all’art.11 delle Norme del Ptcp. 
 
 
   
 
estratto Norme del Ptcp.      Art. 11 - Elementi geomorfologici

1. La tavola 9 individua i principali elementi geomorfologici distinguendo gli ambiti vallivi dei corsi d’acqua,
gli orli di terrazzo, le creste di morena e i geositi di rilevanza regionale e provinciale. Ai geositi di rilevanza provinciale si applica la disciplina prevista dal Piano paesaggistico regionale per i geositi di rilevanza
regionale.
 


2. Obiettivi:
obiettivo 7.3 del documento degli obiettivi.
3. Indirizzi:
 
a. nelle aree incluse negli ambiti vallivi dei corsi d’acqua:
 
1. deve essere favorito il naturale scorrimento delle acque fluviali, l’evoluzione delle relative
dinamiche geomorfologiche ed ecosistemiche e la permeabilità dei terreni;
   
2. è favorita l’attività agricola purché la stessa non produca modifiche all’assetto morfologico dei luoghi; sono fatti salvi gli interventi di miglioramento fondiario atti al buon governo delle acque meteoriche e irrigue ad esclusione di scavi e riporti di terreno la cui entità introduce unevidente grado di artificialità e di incoerenza rispetto al naturale assetto dei luoghi;
 
3. deve essere favorita la delocalizzazione delle edificazioni esistenti;

b. l’altezza delle nuove edificazioni da realizzarsi in prossimità degli orli di terrazzo, al di fuori dellafascia di cui al successivo comma 4.b, non deve occluderne la vista;

c. l’altezza delle nuove edificazioni da realizzarsi sui fianchi delle creste di morena, non deve
superare la quota del relativo culmine impedendone la vista
   
4. Previsioni prescrittive e prevalenti:

a. non sono ammesse nuove edificazioni nelle aree incluse negli ambiti vallivi dei corsi d’acqua;

b. non sono ammesse nuove edificazioni nella porzione di territorio che comprende l’orlo di terrazzo,la sua scarpata morfologica, nonché una fascia di profondità di dieci metri a partire dall’orlo di terrazzo verso il ripiano superiore e dal piede della scarpata verso il ripiano inferiore;

c. non sono ammesse nuove edificazioni sul culmine delle creste di morena.
 
5. Contenuti minimi degli atti di PGT:

a. verifica e individuazione puntuale degli elementi geomorfologici;

b. riconoscimento di ulteriori - rispetto a quelli individuati dal PTCP - elementi geomorfologici che caratterizzano la struttura morfologica locale applicando una specifica disciplina di conservazione e valorizzazione;

c. attribuzione di un’adeguata classe di fattibilità geologica agli elementi geomorfologici.
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