| Appartiene
ad una
famiglia con una notevole tradizione nella costruzione
di strumenti scientifici e, laureatosi in medicina nel 1715, presto
abbandona
la professione medica per dedicarsi alla fisica, divenendo membro delle
Accademie scientifiche più note, come quelle di Berlino,
Londra,
Parigi, Montpellier, Stoccolma e Pietroburgo. Insegna fisica
e
matematica a Duisburg ed a Utrecht, e pubblica, fra
il 1726 e il 1731, varie opere, fra cui una avente il titolo "Introductio
ad philosophiam naturalem", nella
quale disserta anche sull'elettricità, e che si colloca come
il
più vasto trattato di fisica sperimentale del tempo, tanto
da
essere
poi adottato da A. Volta come libro di testo. Nel 1740 ritorna alla
città natia che gli ha offerto una
cattedra,
e nel 1745 giunge all'invenzione del primo condensatore di
elettricità,
o "bottiglia di Leida", che avrà una grande importanza nello
sviluppo
dell'elettrologia. | | |