| | | | | |
| | |
|
| |
|
|
|
Pieter van
Musschenbroek | |
| | (Leida 14.3.1692 Olanda - Leida
19.9.1761 ) |
| H.van der
Mij- Jan e Pieter van
Musschenbroek -Leida Museum
Boerhaave.
I fratelli
ricercatori
rappresentati con i
loro strumenti
scientifici. |
1745
Condensatore |
|
| |
| Fisico
, a cui gli si
dà il merito
dell'invenzione della " bottiglia
di Leyda", Leyda è la località ove
lavorava appunto Musschenbroek. L'invenzione è avvenuta
indipendentemente dalla invenzione di Kleist
Nel 1746 scriveva a Réamour di aver avuto
un'esperienza
con una "scossa", trattavasi di scarica elettrica ad alto
potenziale, mancano ulteriori
documentazioni. |
| |
| |
|
| |
| Bottiglia
di Leida | |
|
Condensatore
elettrico di forma classica, costituito da una bottiglia
di vetro a collo largo, il cui interno è rivestito
dal
un'armatura metallica sul fondo e sulle pareti (esclusa la
strozzatura formante il collo), collegata con un'asticciola metallica
terminata da una pallina, mentre la parte esterna è coperta
da
una seconda armatura metallica, fino all'altezza di quella
interna. Le lamine possono essere fatte di stagnola,
e
in tal caso non possono essere rimosse
perché
siromperebbero o
almeno si
deformerebbero, facendo variare le
caratteristiche
dell'apparecchio; oppure di una lamina metallica di sufficiente
spessore, per poterla rimuovere e immettere in posto
senza
alterare la forma
e
quindi le
caratteristiche
dell'apparecchio. Il funzionamento
del
condensatore si basa sul
principio
che le cariche elettriche
di segno
contrario si attirano e si fanno equilibrio; quindi, ponendo
la
pallina dell'asticciola a contatto con una macchina
lettrostatica che tenendo in mano la
bottiglia,
in modo che l'armatura esterna sia a
terra,
l'armatura interna si carica di elettricità di un segno e
quella
esterna di segno contrario, che si fanno
reciprocamente equilibrio. Se ora, per mezzo di un arco scaricatore,
mettiamo a contatto le due armature, si ha una scarica
elettrica,
la cui intensità dipende dalla
superficie
delle armature e dalla costante dielettrica dell'isolante
interposto.
Si può
dimostrare con la Bottiglia di
Leida smontabile che le cariche elettriche non sono
sulle
armature, ma sulle due facce del dielettrico, in
questo
caso sul vetro: in fatti togliendo le armature e mettendole a
contatto, il che le porta allo stesso
potenziale, e
poi rimettendole a posto nella bottiglia, si ha ugualmente la
scarica, perché le scariche di segno contrario,
attirandosi, tendono ad avvicinarsi il
più
possibile, e quindi a disporsi sulle due facce del dielettrico, il
quale non permette un maggiore avvicinamento. Le
armature
metalliche non hanno quindi altra funzione che
quella di permettere alle
cariche elettriche
di distribuirsi sulla
superficie del
dielettrico con la quale sono a contatto.
|
| |
| |
|