UNA GIORNATA DOVE FORTE È STATA LA VOCE DI CHI NON VUOLE

 LA PEDEMONTANA

Partecipata, colorata, giocosa e capace di inviare un messaggio chiaro a chi vuole l’autostrada Pedemontana, a Regione Lombardia ed APL,.
La partita non è terminata, noi non riponiamo nel cassetto i nostri sogni di una Brianza diversa, di una Lombardia diversa, di una transizione ecologica seria e vera.
Infatti “Don’t dream it’s over” è stato lo slogan proposto a conclusione della manifestazione.
Alla mistificazione della propaganda che dipinge l’autostrada come un condensato d’intelligenza tecnica, rispettosa dell’ambiente e generatrice di fantasiose opportunità, opponiamo la realtà.
 
Una realtà fatta da costi realizzativi pesanti a carico della sola collettività, dall’inefficacia nel risolvere i problemi viabilistici locali che verranno invece accresciuti con il travaso di movimenti veicolari di breve e media percorrenza in fuga dal pedaggiamento esorbitante, da una devastazione di territorio, ambiente e naturalità, dal non senso di concluderla con un percorso che corre nel mezzo e a pochissimi chilometri di due autostrade già esistenti.
Sabato 10-06-2023 eravamo in molti, oltre trecento, davanti alla sede della Regione Lombardia.
   
La manifestazione era promossa da decine di associazioni e gruppi ambientalisti, da liste civiche e comitati delle tratte che si vorrebbe realizzare, che hanno voluto non connotarsi in senso partitico, ma per il comune intento di contrastare la scelta politica di una Regione Lombardia che vuole la Pedemontana ad ogni costo.
Ringraziamo comunque i sindaci, i consiglieri provinciali, regionali e comunali che con la loro presenza hanno indicato che anche all’interno delle Istituzioni le nostre istanze sono condivise.
Abbiamo ora un compito difficile: utilizzare intelligentemente i mezzi di cui ancora disponiamo e che hanno sempre caratterizzato la nostra azione, per contrastare un iter e una decisione che fa male ad ambiente e territorio. Non è scontato che Pedemontana arrivi a compimento.
Ancora si attende un pronunciamento della magistratura amministrativa;  alta è la criticità dei passaggi che mancano nel procedimento per la tratta conclusiva, la D, senza la quale l’autostrada terminerebbe senza allacciarsi ad altre arterie di pari calibro; sono reali e consistenti gli extracosti derivanti dall’aumento dei prezzi delle materie prime con conseguente difficoltà di copertura economica, nonostante le ingenti risorse pubbliche messe finora a disposizione.

 
Regione Lombardia, CAL e APL da tempo intonano il canto “Partiam, partiam!”, ma anche oggi chi tiene veramente alla tutela del territorio ha mostrato la voglia di andare avanti e di continuare ad esserci, con convinzione e in continuità con una storia di opposizione che dura ormai da oltre 10 anni.
   
I gruppi e le associazioni ambientaliste e le liste civiche delle tratte B2-C-D dell’autostrada:
 
Alternativa Verde Desio, Comitato Parco Groane Brughiera, Coordinamento No Pedemontana,
Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Comitato Ferma Ecomostro tratta D breve, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate, Legambiente circolo Laura Conti di Seveso, Legambiente Seregno, Legambiente Desio, Lista Altra Bovisio, Passione Civica Cesano M, Seveso Futura,  ViviLissone, Movimento No Pedemontana Lesmo, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda, Monza per un Buon Clima, Gruppo Valle Nava Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot Arcore, Un Parco per Bernareggio.
Fridays For Future Brianza Vimercate e Bellusco, Comitato per la Difesa del Territorio Lissone, Sinistra per Desio.