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| FARADAY
Michael (1791-1867), inglese, il più grande fisico
sperimentale
dell'ottocento, uno dei grandi dell'elettromagnetismo, figlio di un
maniscalco, autodidatta, segue le conferenze, rilegatore di libri, nel
1813 entra nel laboratorio di Davy, nel 1825 diventa direttore dei
laboratori della Royal Institution.
47. FARADAY CERCA UN LAVORO SCIENTIFICO (Fonte Il mondo dentro il mondo
- J.D. Barrow)
Faraday, quasi una figura di eroe popolare, nacque nel 1791 nella
povera famiglia di un maniscalco e ricevette pochi rudimenti di
istruzione in una scuola di paese, prima di abbandonarla,
all'età di tredici anni, per andare a lavorare come
apprendista
in una legatoria. Ma sembra che passasse più tempo a leggere
che
a rilegarli, e in breve acquistò una vasta
istruzione.[…] La sua
unica ambizione era di essere coinvolto in cose scientifiche; e infatti
acquisì una tale preparazione da riuscire a compilare una
raccolta completa di appunti delle lezioni tenute da Sir Humphey Davy
alla Royal Institution. Faraday rilegò la raccolta e la
spedì a Davy, accompagnandola con la richiesta di un impiego
presso la Royal Institution. Davy stesso riferisce di uno scambio di
opinioni da lui avuto con un amico a proposito di questa richiesta:
"Come devo comportarmi? Questa lettera me l'ha mandata un giovane di
nome Faraday: ha seguito le mie lezioni e vuole che gli offra un
impiego alla Royal Institution. Che fare?"." "Che fare? Mettilo a
lavare la vetreria; se è buono a qualcosa
accetterà, se
non lo è, rifiuterà". "No, no, dobbiamo metterlo
alla
prova con qualcosa di meglio". Faraday fu assunto nel 1813 come
aiutante di laboratorio di Davy, con una paga ben misera. 48. FARADAY E
LADY DAVY (Fonte Le cinque equazioni che hanno cambiato il mondo - M.
Guillen)
Durante il suo primo viaggio all'estero […] Faraday
imparò anche
a digerire gli affronti che gli derivavano dal fatto di essere un
legatore di libri, un proletario che cercava di farsi accettare dagli
aristocratici del mondo scientifico. Tutto sommato, i pregiudizi erano
più difficili da tollerare delle esplosioni chimiche.
[…] La
colpevole fu la moglie di Davy… e in parte lo stesso Davy.
In origine,
Davy aveva invitato Faraday a seguirlo nel ciclo di ricerche e
conferenze in qualità di assistente di laboratorio.
Tuttavia, le
guerre napoleoniche ancora in corso rendevano pericoloso spostarsi per
l'Europa e all'ultimo momento lo schizzinoso cameriere di Davy si era
tirato indietro. Controvoglia, Faraday accettò di prendere
il
posto del domestico, ma solo fino a Parigi, la prima tappa, dove lo
scienziato aveva promesso che avrebbe assunto qualcun altro. In
realtà, Davy non trovò nessuno in grado di
soddisfare le
sue aristocratiche esigenze; dunque, per la durata dell'intero viaggio,
chiese a Faraday di fargli, oltre che da assistente, da
lacchè.
Questo fu il danno; la beffa fu Lady Davy. "Le piace immensamente
mostrare la propria autorità", si lamentò Faraday
in una
lettera ad un amico; "e si compiace assai di mortificarmi." Pur
rendendosi conto della competenza dimostrata dal giovane nell'assistere
il marito nelle sue ricerche, la signora continuava a presentarlo a
tutti come il loro domestico e a trattarlo di conseguenza.
49. FARADAY, IL
CONFERENZIERE (Fonte E. Segrè - Personaggi e scoperte nella
fisica classica)
Faraday coltivò solertemente la sua abilità di
conferenziere giungendo a risultati eccelsi nell'arte dell'esposizione
scientifica. Egli lasciò in proposito vari scritti in cui
entra
in minuti particolari sull'arte del conferenziere. I suoi ammonimenti e
istruzioni sono tuttora validissimi e vengono fatti leggere a chi
è invitato a parlare alla Royal Institution. Come risultato
pratico, benché i biglietti di ingresso alla Royal
Institution
fossero abbastanza cari, quando parlava Faraday l'uditorio era sempre
pieno, mentre in media per altri oratori la sala era occupata per circa
due terzi. Una delle serie di conferenze da lui tenute a Natale, dal
titolo Chemical history of a candle (La storia chimica di una candela),
ha deliziato e ispirato moltissimi giovani (compreso il sottoscritto)
per più di un secolo, è stata tradotta in molte
lingue e
viene tuttora pubblicata. 50.
L'ESAURIMENTO DI FARADAY (Fonte E. Segrè - Personaggi e
scoperte
nella fisica classica)
Già negli anni giovanili Faraday aveva sofferto di
emicranie, di
vertigini e, soprattutto, di perdite di memoria. Questi sintomi
venivano attribuiti al troppo lavoro, ed effettivamente Faraday
migliorava quando riusciva a riposarsi. I disturbi divennero
più
gravi negli anni compresi tra il 1839 e il 1844, ed egli fu costretto a
un lungo periodo di riposo. 51. FARADAY E
LA TASSA SULL'ELETTRICITA' (Fonte E. Segrè - Personaggi e
scoperte nella fisica classica)
Nel corso di alcuni mesi di lavoro, verso la fine del 1831, egli fece
enormi progressi e, oltre alle fondamentali scoperte che fecero epoca,
pose anche le basi, almeno concettuali, della futura industria
elettrica. Si narra che quando un uomo politico gli chiese a che cosa
servissero quelle scoperte, egli abbia risposto:" Al momento attuale
non lo so, ma un giorno sarete in grado di tassarle".
52.
L'ASSISTENTE DI FARADAY (Fonte E. Segrè - Personaggi e
scoperte
nella fisica classica)
Faraday fu assistito in gran parte del suo lavoro da un sottufficiale a
riposo, il sergente Anderson: egli era la persona ideale per fargli da
aiutante, perché obbediva ciecamente alle sue direttive e
Faraday nei suoi scritti lo elogiò molto. La natura dei loro
rapporti è illustrata da un aneddoto. Si dice che Faraday,
sceso
in laboratorio una mattina presto, trovasse Anderson che rimescolava
una sostanza fusa. Meravigliato gli domandò che cosa stesse
facendo. Anderson rispose:" Ieri pomeriggio mi avete detto di
rimescolarla e non mi avete mai detto di smettere".
53. FARADAY E
LA FEDE RELIGIOSA (Fonte Il mondo dentro il mondo - J.D. Barrow)
La chiesa sandemanista, alla quale la famiglia di Faraday apparteneva
da due generazioni, era una comunità religiosa piuttosto
singolare; […] Rifiutava ogni forma di organizzazione e di
cerimoniale.
Rigorosamente fondamentalista, […] non accettava alcuna
forma di
interpretazione della Bibbia da parte di teologi e si atteneva
strettamente alla lettura del testo sacro, con un numero minimo di
aggiunte interpretative. […] La fede religiosa ebbe per
Faraday molta
importanza, e influenzò tutto quanto egli fece e disse. Il
suo
vecchio amico e collega John Tyndall, del tutto privo di simpatie
religiose, scrisse una volta: " Io penso che gran parte della forza e
della tenacia che Faraday esibisce durante la settimana traggono
origine dai suoi esercizi domenicali. La domenica egli beve da una
sorgente che ristora il suo spirito per l'intera settimana".
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