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Storia locale,  Villa Tittoni Traversi

     
Sculture medievali  della collezione Cusani-Traversi
presso villa Cusani Traversi Desio

 
 
  

Lastra tombale di Rebaldo Aliprandi


(con Santa Caterina ,la Vergine con Bambino San Giorgio e San Vittore) 

Scultore campionese  1350-1360 circa (1)
    
19.1    Lastra tombale  (con Santa Caterina ,la Vergine con Bambino San Giorgio e San Vittore)  (ds 135 g) (ds343 a)
 
 
Provenienza Chiesa di San Marco Milano 
 
   
   
          
Di questa lastra abbiamo la descrizione da parte di Diego Sant'Ambrogio

(da:  Varietà-notizie ad alcuni marmi milanesi di Desio  pagg. 343-344 )
 
< E' in marmo di Carrara , cui il tempo ha dato una lucidezza particolari, e delle consuete dimensioni di m 1,70 di larghezza per un'altezza di cent. 65.
Ripartito in tre campi, come puossi vedere dall'unita eliotipia,
 
< offre in quello di mezzo la raffigurazione tipica degli avelli funebri del XIV secolo del defunto ginocchioni che vien presentato da Santa Caterina, contraddistinta dalla ruota dentata , alla Vergine seduta col bambino in grembo benedicente. 
   
La martire d'Alessandria attende al pietoso ufficio con somma grazia, ed i lineamenti del suo volto sono regolari , e i capelli disposti intorno alla fronte a guisa di diadema.
 
Il tumulato, che ha tratti del viso invece  angolosi e porta una lunga zazzera, appar vestito di un lucco attillato alla persona che gli scende fino alle caviglie, ma con larghe maniche pendenti a metà delle braccia le quali tien devotamente levate e riunite in atto di preghiera. Mercè una cintura  che gli cinge la vita tiene  egli assicurata al fianco destro una larga daga a guisa di pugnale e benchè non si vegga 'a suoi piedi il morrione tradizionale, da chiaro indizio di essere persona dedita all'arte della guerra.
   
ciò viene confermato altresì dalle due figure dei santi che veggonsi effigiati nei riparti minori laterali che sono San Vittore a destra in cotta e maglia, dalla lunga barba e dai folti capelli , tenendo levato colla destra mano un vessillo stringendo coll'altra l'elsa della spada,
   


 e San Giorgio a sinistra che , che stà imbracciando  lo scudo su cui sta la vittoriosa croce cittadina, ferisce a mezzo di una lunga lancia il drago che gli si avviticchia ardimentoso intorno alle gambe.

Per non lasciare dubbio al riguardo, i nomi di questi due santi leggonsi in bei caratteri gotici, manifestamente della prima metà del trecento, sull'orlo in alto della lapide come segue: S. Georgius, e S. Victor.  ......>>
    
collocazione attuale Museo d'arte antica Castello Sforzesco
    
   
  
estratto da :Marmi e lapidi di Milano nella Villa Antona-Traversi di Desio - Diego Sant'Ambrogio

Archivio Storico Lombardo : Giornale della società storica lombarda (1900 set, Serie 3, Volume 14, Fascicolo 27) 
pag. 135-136
      
.....Altrettanto deve dirsi pel bel frontale di sepolcro che vedesi nel basamento della torre a poca altezza da terra, scolpito con perizia ed accuratezza in marmo di Carrara e delle dimensioni consuete di m.170 per altezza cent. 65.
Il pallio è in tre scomparti coi Santi Giorgio e Vittore, designati in caratteri gotici nei due lati estremi e nel mezzo la scena tipica di sifatti sarcofagi del defunto presentato alla Vergine col bambino in grembo da Santa Caterina d'Alessandria, contraddistinta dalla ruota del martirio.
Che poi il tumulato fosse un guerriero, lo indica chiaramente il lucco che lo ricopre con larga cintura al disopra da cui pende il pugnale al fianco, e il vedersi ai lati i due santi guerrieri per eccellenza, di San Giorgio in atto di trapassare colla lancia il temuto drago, e di San Vittore con larga bandiera tripartita nella mano destra; ma niuna traccia assolutamente del nome suo  della provenienza  almeno di questa bell'arca del XIV secolo.   .............
   
  
    
       
Note 1) La scultura al Museo d'Arte antica del Castello Sforzesco a Milano pag.192
      
 
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