Pieve di Desio
   
   
   
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Comune di Balsamo
   
San Marco
  
 
 
San Martino
   
La Chiesa di San Martino Vescovo
  Per secoli i fedeli di Balsamo si raccolsero nella piccola cappella di San Marco finché, intorno al 1500, venne eretta una chiesa dedicata a San Martino, Santo patrono e protettore di Balsamo. L'aspetto attuale della chiesa risale ai primi del nostro secolo, quando vennero aggiunte due navate laterali all'unica navata originaria e si procedette al rifacimento della facciata che presenta, ai lati del portone, due pregevoli statue di San Martino e di Sant'Anna, mentre sopra il frontone si innalza una statua della Vergine portante la Croce. L'interno è adornato da affreschi che risalgono alla fine del secolo scorso, ma i pezzi di maggior pregio sono il grande Altare maggiore (della metà dell'800) e le statue lignee di Gesù flagellato e di Maria addolorata, provenienti dalla chiesa di Santa Maria in Monza. La chiesa di San Martino Vescovo contiene le reliquie di San Saturnino martire e dei beati Balsamo Abate e Canino da Balsamo, particolarmente cari e venerati dai fedeli locali. Nel 1961, per far fronte a quell'incremento demografico in gran parte determinato dal fenomeno immigrativo degli anni Cinquanta, la sede parrocchiale di Cinisello venne trasferita nella nuova chiesa di San Martino Vescovo. Edificata in piazza Soncino, la prima pietra della chiesa venne posta il 3 marzo 1957 dall'allora Cardinale di Milano Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI. L'interno è costruito secondo la tipica pianta a croce latina, con i bracci trapezoidali convergenti nel transetto, dove si trova l'altare maggiore in marmo chiaro. Sempre all'interno risalta la notevole Via Crucis, opera del Compagnone, che adorna le pareti laterali. Il pavimento è di marmo bianco della Versilia, nel quale sono stati inseriti riquadri marmorei rossi.
 
 
   
   
Una chiesa da ricordare e una cascina da salvare
Cascina cornaggia
Via Engels (Cinisello Balsamo)
    
 
 
 
mappa censuaria teresiana 1722 Cascina Cornaggia Cinisello Balsamo
   
 
mappa censuaria Lombardo Veneta 1853  Cascina Cornaggia Cinisello Balsamo 
 
 
   
Reportage delle condizioni attuali della Cascina Cornaggia
     
   
Cascina Cornaggia In primo piano l'oratorio di Santa Maria
 
ex oratorio di Santa Maria
 
  Statua Santa Maria ex oratorio di Santa Maria
statua Santa Maria ex oratorio di Santa Maria
 
ex oratorio di Santa Maria
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
 
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
 
Icona Votiva Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
 
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
 
 pozzo
 
Cascina Cornaggia (Cinisello Balsamo)
beniculturali lombardia

 
 
 
comune di Balsamo1798 - 1809

Con la legge 27 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento del Lario (legge 7 germinale anno VI) il comune di Balsamo venne inserito nel distretto di Desio.
Anche in seguito alla legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Balsamo rimase nel distretto di Desio, trasportato nel dipartimento d’Olona.

Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto I del dipartimento d’Olona, con capoluogo Milano.
Con l’attivazione del compartimento territoriale del Regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a) Balsamo, sempre compreso nel dipartimento d’Olona, fu inserito nel distretto III di Monza, cantone I di Monza: comune di III classe, contava 1.206 abitanti.

In forza del decreto di aggregazione e unione dei comuni del dipartimento d’Olona (decreto 4 novembre 1809 a) il comune di Balsamo venne soppresso ed aggregato al comune di Cinisello, anch’esso compreso nel cantone I del distretto III di Monza.

( LombardiaBeniCulturali)

   






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