| Pensatore
versatile e
originale,
favorì lo sviluppo di numerose branche della fisica e della
chimica;
basandosi sull'assioma che tutto è ordinato secondo misura,
numero
e peso, stabilì un approccio quantitativo ai fenomeni
fisici.
Sull'impiego
della logica
matematica, accompagnato dal controllo della teoria con i dati
previsionali
e sperimentati, è basato tutto il suo metodo di ricerca; di
lui
si narra che previde il momento della sua morte, con un errore di soli
trenta minuti. |
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| Nato
a
Nizza visse poi in
Inghilterra; non riuscì a laurearsi ma, grazie al padre,
fisico,
si appassionò alla scienza; eccentrico, anticonformista,
nevrotico,
timido, misogino, nutriva un profondo orrore verso le donne: questo
è
l'impietoso ritratto che ci viene tramandato. |
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Le
sue
ricerche più famose riguardanti la chimica
vertono in particolare sui gas (scopre l'idrogeno), sulla composizione
dell'aria e dell'acqua, sulla densità della terra, sui
calori
specifici
e latenti, sul punto di ebollizione dell'acqua.Nei
suoi studi teorici sull'elettricità, tentò
di spiegare i principali fenomeni elettrici mediante una teoria di un
fluido
elastico che si avvicinava a quella di Aepinus, superandola
però
in accuratezza ed estensione. Cavendish, per la
prima volta,
determinò la capacità
ed il grado di elettrificazione di un conduttore, avvicinandosi di
molto
alla definizione di potenziale elettrico. Altri
suoi studi affrontarono la
capacità di conduttori
di svariate forme e dimensioni, mediante confronto con una sfera
standard,
e l'elettricità animale in alcuni pesci, soprattutto nelle
torpedini. Purtroppo gli importanti ed originali
studi di Cavendish
non trovarono la risonanza che avrebbero meritato e vennero
praticamente
ignorati dal mondo scientifico di allora. Nel 1874 nascerà a
Cambridge
un centro di ricerche sperimentali dedicato alla memoria di Cavendish,
che vanterà fra i suoi direttori e ricercatori J.C.Maxwell,
J.W.Strutt
Rayleigh, premio Nobel per la chimica nel 1904, J.J.Thomson, premio
Nobel
per la fisica nel 1906, ed E.Rutherford Baron of Nelson, premio Nobel
per
gli studi sulla radioattività nel 1906, per citare solo i
principali. | |