Un intero bosco, quello della 'Moronera' tra Lomazzo e Turate,
definitivamente cancellato dalle carte geografiche: qui sorgerà l'enorme
svincolo che collegherà l'Autolaghi con la Pedemontana, il bosco diventerà poco
più che uno spezzatino di spartitraffico e lembi superstiti. E' solo uno degli
esempi dei pesanti impatti ambientali che la Pedemontana (87 km di autostrada a
due e tre corsie) e le opere connesse (altri 70 km di strade a scorrimento
veloce) comporteranno per i superstiti lembi di boschi che sopravvivono ai
piedi delle colline prealpine, ma la lista, da ovest a est, parla di una vera
ecatombe forestale, in totale verranno cancellati 150 ettari di boschi: si
comincia dai boschi tra Solbiate Olona, Fagnano e Cassano Magnago, triturati da
svincoli autostradali e bretelle d'ingresso, poi a far le spese dell'autostrada
saranno i boschi della Valle dell'Olona e, soprattutto la grande coltre
forestale che ancora si estende tra Rescaldina e Locate Varesino: qui il danno
non viene tanto dall'autostrada che attraversa il bosco quanto dalle opere
accessorie: una grande stazione di servizio a Mozzate interromperà un prezioso
corridoio ecologico cancellando un bosco di querce, e le nuove 'varianti
stradali' della Varesina, tra Saronno e Tradate, rappresentano i nuovi assi
lungo i quali nei prossimi anni crescerà la speculazione edilizia in un
territorio già fin troppo cementificato. L'autostrada poi spezzerà a metà il
Parco del Lura e i 'boschi della Battù' che collegano il Parco delle Groane ai
colli comaschi, per poi lambire il Bosco delle Querce sorto sull'area che fu
inquinata dalla diossina di Seveso e Meda, porterà nuovo traffico sulla
superstrada Milano – Meda e nella zona di Desio, dove enormi grovigli di
svincoli cancelleranno centinaia di ettari del poco territorio ancora agricolo,
e – dopo l'attraversamento del Parco della Valle del Lambro – taglieranno il
fronte più avanzato della Collina Briantea, lo stupendo balcone verde che
domina la pianura vimercatese. Dal punto di vista paesaggistico, sarà questa
una delle peggiori ferite che l'autostrada determinerà, anche se poi i danni
continueranno nelle zone agricole del Vimercatese, percorse da una mezza
dozzina di nuove strade di raccordo e da grandi progetti di piattaforme logistiche,
nell'attraversamento del torrente Molgora e del Parco dell'Adda Nord e infine
nell'Isola Bergamasca, tra l'Adda e il Brembo, dove una ulteriore arteria
stradale servirà a 'drenare' il traffico ma anche a creare nuove occasioni di
speculazione in un territorio al limite del collasso urbanistico.
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