OSSERVATORIO ECOLOGICO BRIANZA

 
   

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 RECUPERO AMBIENTALE DELLA CAVA  ateg 14  via cava Madonnina 
 
 
   
 
 
questo e' il progetto di recupero cava che rimane nella fantasia dell'Amministrazione per altri 15 anni
 
 
    
    2015 
 
CONSIGLIO COMUNALE N. 67  DATA 21 DICEMBRE 2015
                 
CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA ISTITUZIONALE
DEL 18 MARZO 2015 TRA COMUNE E PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA E PER L’INTEGRAZIONE E LA MODIFICA DELLA DISCIPLINA CONVENZIONALE DEL RECUPERO E DELLA SISTEMAZIONE DEL COMPENDIO EX CAVA EGES A NOVA MILANESE
  
 
  2020
 
 
estratto convenzione comune - E.G.E.S.
 
ecco le  briciole che ha preso il comune di Nova Milanese per 13 anni di sfruttamento del territorio
   
 
 
 
 
   
....nuovi  adempimenti introdotti dall’attuale modifica in ragione del vantaggio economico-temporale-logistico di cui beneficia EGES con la rideterminazione dei patti contenuti nell’atto 2016. Dette opere consistono nella realizzazione di:
 
 
    
a)   percorso campestre a nord-est del cimitero, con uno sviluppo lineare di circa 480 m e larghezza minima di 3 m (superficie di 1.440 mq), funzionale alle connessioni con la rete della mobilità dolce esistente sulla vie Brodolini eper Cinisello e nella Piana del Novale,.......L’intervento dovrà essere completato entro il 30.06.2020
 
  
percorsi campestri 2  nord est cimitero completamento entro 01 giugno 2020
  

   
percorso campestre 1  finitura del percorso entro 29 febbraio 2020
   
A) Filare con 71 essenze  
B) Filare con 21 essenze       (filari entro autunno 2020)   
   
messa a dimora dei filari, compresa ala gocciolante e sottostante tappeto erboso (larghezza costante di almeno 5 m), tali operedovranno essere realizzate entro l’autunno 2020;
   
 
 
b) tratto del nuovo canale di connessione idraulico ecologica a sud del centro sportivo
 
 
 
  
c) messa a dimora dei filari, compresa ala gocciolante e sottostante tappeto erboso (larghezza costante di almeno 5 m), identificati con le lettere A e B, e formazione del solo tappeto erboso sull’area identificata
con la lettera C
 
  
 
d) percorso campestre a sud del centro sportivo, sui lotti recuperati 2 e 3, con uno sviluppo lineare di circa 360 m e larghezza minima di 3 m (superficie di 1.150 mq), funzionale alle connessioni con la rete della mobilità dolce esistente ad ovest del centro sportivo e nella Piana del Novale, evidenziato con il numero 4 in colore ocra
  
  
e) messa a dimora dei filari, compresa ala gocciolante e sottostante tappeto erboso (larghezza costante di almeno 5 m), identificati con le lettere D ed E   (autunno 2020)
   
  
 
f) formazione provvisoria di recinzione in paletti e rete metallica,
   
 
 
g) fase 5 percorso campestre -sui lotti recuperati 3 e 4- con uno sviluppo lineare di  circa 495 m e larghezza minima di 3 m (superficie di 1.490 mq), funzionale alle connessioni con la rete dei percorsi campestri già realizzati ed
evidenziato con il numero 5
 
   
 
 
cronoprogramma
 
cronoprogramma per fare due stradine di campagna........
   
    
   
         
tutto il   cronoprogramma
nuovo canale e percorso via brodolini - via vallette
   
Il progetto finanziato  dal Consorzio Villoresi
 
   
Il progetto nasce dalla necessità di dismettere l’attuale derivatore del canale Villoresi per poter realizzare la nuova metrotranvia Parco Nord-Seregno.

In sinergia il Parco, il Comune di Nova Milanese e il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi hanno colto questa come un’opportunità per inserire in un’area già pubblica e disponibile la riqualicazione di un’area non ancora fruibile alla cittadinanza.

Verrà così realizzato un percorso protetto, affiancato da un nuovo canale secondario del Villoresi, indispensabile per alimentare il sistema dei canali del Parco Nord e portare l’acqua, in un futuro sempre più prossimo nelle aree di cava attigue già bonicate.

Il progetto effettuato dal Consorzio Villoresi verrà realizzato con la nuova metrotranvia dalla Città metropolitana di Milano ed avrà un costo di circa € 800.000,00.


Il progetto è riconosciuto dal Protocollo di intesa istituzionale sottoscritto il 18.3.2015 tra Provincia di
Monza Brianza e Comune di Nova Milanese ed è incluso nel redigendo Programma di azione paesaggistica
in attuazione dell’intesa.
 
 
 
 
 
   
LEGGE REGIONALE 8 agosto 1998, n. 14 

Nuove norme per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava
   
Art. 11
 
Progetto degli ambiti territoriali estrattivi
 
 
1.  Per  ogni  ambito  territoriale estrattivo individuato ai sensi dell'art. 6, comma 2, lettera a), e'  redatto  a  cura  dei  soggetti interessati, o dell'ente pubblico, un progetto di gestione produttiva dell'area   nel   contesto  territoriale  ambientale,  anche  con  la previsione  degli  interventi  di  reinserimento.  Il   progetto   e' approvato  dalla provincia, acquisiti i necessari nulla osta e pareri anche attraverso apposita conferenza dei servizi,  nonche',  per  gli ambiti  territoriali  estrattivi  individuati  nei  parchi, il parere tecnico dell'ente gestore  del  parco  limitatamente  alle  opere  di riassetto finale dell'area.
2.  Detto progetto, redatto in conformita' ai criteri emanati dalla Giunta  regionale  entro  90  giorni  dall'entrata  in  vigore  della presente  legge  e  sottoscritto  da  tecnici  abilitati  iscritti al relativo albo professionale in conformita'  alla  normativa  vigente, deve evidenziare:
 
a)  lo stato dell'area rilevato da foto aree recenti o derivato da immagini da satellite;
 
b) la situazione geologica e idrogeologica dei suoli  interessati, anche   mediante   indagini   geotecniche   e   geofisiche,   per  la determinazione delle sezioni  litostratigrafiche  e  dei  profili  di sicurezza dei terreni durante e al termine della coltivazione;
 
c) la consistenza del giacimento coltivabile;
 
d) le fasi temporali, le modalita' di coltivazione e di recupero;
 
e) la destinazione urbanistica dell'area;
 
f)  l'assetto  finale  dell'area  di  cava  collegato  alle  aree limitrofe.
 
3. Per gli ambiti territoriali estrattivi delle pietre  ornamentali da  taglio e dei calcari per usi industriali, il progetto, per quanto attiene l'assetto finale dell'area, dovra' indicare la previsione dei profili di  abbandono  all'esaurimento  del  giacimento,  nonche'  la tipologia del recupero.
 
4.  Il  progetto  di cui al comma 1 e' approvato entro 4 mesi dalla data  di  presentazione.  Qualora  il  progetto  presentato  richieda modifiche,  il  termine  puo'  essere prorogato una sola volta di due mesi  dalla  data  di  presentazione   delle   modifiche.   Trascorsi inutilmente i termini suddetti, la Giunta regionale esercita i poteri
sostitutivi,   previa   diffida   a   provvedere   entro  un  termine prestabilito, comunque non superiore a 30 giorni.
 
5. Il costo sostenuto  per  il  progetto  dell'ambito  territoriale estrattivo   e'   posto   a   carico  di  ogni  soggetto  richiedente l'autorizzazione   alla   coltivazione   sulla   base   delle   spese effettivamente sostenute, documentate ed attualizzate. All'atto della presentazione  del  progetto  attuativo  parziale,  il richiedente e' tenuto a documentare l'adempimento di quanto sopra.
    
    
    
    
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