OSSERVATORIO ECOLOGICO BRIANZA

 
  
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azione 6              BRIANZA CAMBIA CLIMA
     
 
PROGETTO FINANZIATO DA FONDAZIONE CARIPLO E COMUNI   2022
 
       
AZIONE 6 LIMBIATE    RIQUALIFICAZIONE TRATTO TORRENTE CISNARA
   
termine lavori 2023
 
 
Il torrente Cisnara tratto incrocio con via Laghetto 
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L’area d’intervento, collocata nel settore nord occidentale del Comune di Limbiate, sulla destraidrografica del torrente Cisnara, è caratterizzata da un significativo riporto di terreno, sul quale si sta affermando una vegetazione definibile come pratoarborato. L’area, inoltre, è interessata da fenomeni diesondazione del torrente Cisnara che, in corrispondenza di Via Laghetto, provocanoallagamenti dell'intera sede stradale e della zona edificata di Città Satellite e causano danni al sistema delle piste ciclabili esistenti in loco e alle zone boscate circostanti. Il torrente inoltre presenta alcuni tratti caratterizzati da forte erosione spondale e deposito di sedimenti, tale da non garantire il
regolare deflusso delle acque.

L’area oggetto di intervento ricade completamente nel Parco delle Groane, in zone classificate dal
PTCP come ambiti di riqualificazione ambientale ad indirizzo agricolo e naturalistico. Per la sua rilevanza, l’intervento si inserisce in un piano d’area vasta quale il “Programma d'Azione Contratto di Fiume Seveso” (2019 - azione 5.6)
        
Descrizione intervento
 
 
 
   
   L’intervento prevede la realizzazione di un nuovoinvaso idrico a carattere permanente sulla destra idrografica del torrente Cisnara, allo scopo di costituirneelemento di presidio idraulico in caso di eventi alluvionali, ma soprattutto di realizzare un nuovo elementoqualitativo della rete ecologica locale, favorendo il consolidamento dei biotopi esistenti e l'ampliamento qualiquantitativodella fauna potenzialmente presente. In generale, la riqualificazione fluviale include:


• La realizzazione di un invaso in linea per la laminazione delle piene del torrente (superficie di circa
3.000 m2 e capacità di invaso massima pari a 2.000 m3) con impermeabilizzazione del fondo tale da
consentire la costituzione di un habitat consolidato per la fauna del Parco;

La creazione di un bosco igrofilo perifluviale nell’intorno dell’invaso, mediante la messa a dimora su una superficie di 4.000 m2 di giovani piantine forestali;

La riqualificazione e diversificazione di alcuni tratti spondali, mediante opere di ingegneria naturalistica;

• La diversificazione morfologica dell’alveo mediante creazione di soglie e tratti di fondo in pietrame,
posa di massi isolati con funzione di repellente e formazione di micro-invasi sottosponda per assicurare la permanenza d’acqua anche nei periodi di asciutta, in favore delle comunità di anfibi e macroinvertebrati;

• La posa di cartellonistica per l’informazione e la didattica, al fine di creare un percorso tematico ad
accesso pedonale per la fruizione dell’area.
 
  

Da un punto di vista geometrico l'invaso è inscritto in una figura rettangolare di 80x35 m ed ha una larghezza media di circa 25 m, per una superficie “in acqua” a regime di 1.540 m2. Il progetto prevede una profondità media di circa 80 cm, per una capacità idrica complessiva di 1.296 m3. In generale, il disegno del nuovo invaso è conformato ad esigenze di tipo naturalistico. Le anse sono continue e sinuose e due piccole isole diversificano l'habitat.

 Tale accorgimento dovrebbe favorire sulla sponda Ovest l'insediamento di un'adeguata
vegetazione acquatica il cui strato arboreo-arbustivo potrà evolversi in un vero e proprio boschetto igrofilo,
protettivo ed ombreggiante rispetto all'area umida. Particolare attenzione si dovrà prestare nel raccordo tra le sponde dell'invaso e le quote esistenti di campagna e nella costituzione di un popolamento vegetazionale spondale il più diversificato e naturaliforme possibile. La progettazione è supportata dall’individuazione delle specie igrofile più consone da inserire nell’area umida.

La realizzazione dell’invaso verrà accompagnata dalla piantumazione di un nuovo boschetto e di un filare arboreo, e di una macchia arbustive e di specie erbacee igrofile lungo il perimetro orientale dello specchio d’acqua.

Le piantumazioni saranno realizzate sfruttando le modellazioni previste in progetto, necessarie per il

deposito della terra di scavo prodotte dalla formazione della vasca di laminazione. L'estensione delle nuove formazioni forestali sarà pari 2800 m2.


La scelta delle specie da utilizzare è uno dei fattori chiave negli interventi di recupero ambientale-forestale.
L’impiego di essenze adatte all’appezzamento, e tra loro opportunamente consociate, permettono di ottenere impianti più duraturi ed omogenei: in pratica necessitano di minori cure colturali, possiedono maggiore resistenza agli attacchi parassitari aumentando la flessibilità della piantagione anche rispetto alle varabili climatiche.